I vescovi indonesiani: progresso economico compromesso da intolleranza e corruzione
La povertà, la crescente intolleranza religiosa e la corruzione hanno costituito i
maggiori ostacoli al progresso dell'Indonesia in questi ultimi anni. Il miglioramento
del tenore di vita, conseguito nel frattempo da molti cittadini, potrebbe essere quindi
annullato se questi problemi non saranno affrontati in modo adeguato: questo, in sintesi,
il contenuto del messaggio che i membri della Conferenza episcopale dell'Indonesia
hanno indirizzato al presidente della Repubblica, Susilo Bambang Yudhoyono, in seguito
ai recenti gravi episodi d'intolleranza religiosa provocati da alcuni gruppi di fanatici
integralisti a Bekasi e in altre località dell'arcipelago. Lo riferisce L’Osservatore
Romano. La lettera è stata recapitata lunedì scorso presso l'ufficio della segreteria
di Stato del presidente, giusto alla vigilia dell'Indipendence Day. Rivolgendosi direttamente
alla più alta carica del Paese, i presuli indonesiani sottolineano che «sotto la
tua leadership, la nostra nazione ha affrontato molte sfide negli ultimi dodici anni.
Il tenore di vita nel Paese è aumentato, i conflitti interni sono diminuiti e si è
verificata una consistente crescita economica». Nel messaggio, i responsabili della
Conferenza episcopale dichiarano che gravi problemi ancora permangono e questi affliggono
la vita di milioni di concittadini. «Il popolo — aggiungono — chiede linee di condotta
politica ed economica che favoriscano i ceti più poveri. Quello su cui noi vescovi
particolarmente insistiamo è che lo Stato dimostri la volontà di difendere i vari
gruppi religiosi minoritari. Certamente non possiamo rallegrarci se dei credenti devono
vivere in una situazione di paura». Tuttavia, secondo i presuli, il problema della
corruzione a tutti i livelli sociali è ancora quello che maggiormente tormenta la
società indonesiana. Nel messaggio al leader sottolineano «di essere riconoscenti
perché le iniziative contro la corruzione si sono maggiormente intensificate nel periodo
della tua leadership. Tuttavia pensiamo che sia arrivato il momento di intraprendere
delle azioni legali contro i corrotti senza riguardo per chi questi rappresentano».
L'aumento degli episodi di intolleranza verso le minoranze religiose da parte degli
integralisti islamici riguarda soprattutto alcune organizzazioni protestanti che vengono
accusate di proselitismo. Di questi episodi si è occupata anche l'organizzazione
Christian Solidarity Worldwide (Csw) che lo scorso giugno aveva inviato in Indonesia
alcuni suoi rappresentanti per incontrare leader religiosi di alcuni gruppi cristiani
e musulmani. Recentemente, al termine del viaggio, il direttore della Csw, Stuart
Windsor, ha dichiarato «di essere stato favorevolmente colpito dal pluralismo e dal
grado di libertà che attualmente caratterizzano la società indonesiana ma di essere
al tempo stesso molto preoccupato dalla crescita del fenomeno dell'intolleranza religiosa».
Per il responsabile di questa organizzazione, è indispensabile che il Governo di Giakarta
lanci delle iniziative per proteggere le minoranze da ulteriori aggressioni.