Pakistan: per l'Onu raccolti la metà degli aiuti necessari
In Pakistan sono più di quattro milioni gli sfollati in seguito alle alluvioni, che
hanno colpito in tutto 20 milioni di persone. La nuova stima è stata diffusa dalle
Nazioni Unite, mentre l’emergenza nel Paese sarà al centro della riunione odierna
dell’Assemblea Generale dell’Onu. Intanto Islamabad ha fatto sapere di aver ricevuto
300 milioni di euro dalla comunità internazionale, mentre l’Onu ritiene che siano
stati raccolti circa la metà dei 459 milioni di dollari necessari per i primi aiuti.
Francesca Sabatinelli ha intervistato Maurizio Giuliano, portavoce dell’ufficio
per il coordinamento Onu degli Affari Umanitari in Pakistan, raggiunto telefonicamente
a Islamabad:
R. - Anzitutto
dobbiamo dire che non è poco. La risposta dei donatori finora è stata abbastanza incoraggiante.
Ci rendiamo conto che sino a tre, quattro giorni fa, la risposta era meno del 30 per
cento; siamo riusciti ad arrivare, in pochi giorni, al 45 per cento e se includiamo
anche le promesse dei soldi che sono in arrivo, arriviamo al 54 per cento. Quindi,
da un lato è certamente una risposta positiva ed incoraggiante, ma dall’altro, effettivamente,
la risposta deve essere ancora più veloce, perché se non ci muoviamo in modo veloce
ci saranno molte più persone che potranno morire per malattie di origine idrica e
malattie portate e trasportate dagli insetti.
D. – Quali sono le vostre
preoccupazioni ?
R. – Sicuramente le malattie che sono legate alla mancanza
di acqua potabile. In un contesto come questo, dove già la gente è più vulnerabile,
perché il cibo non è sufficiente e perché abitano non in case, ma in tende o all’aria
aperta, in modo sovraffollato, in questo contesto la gente è più vulnerabile e la
mancanza di acqua potabile e di medicine è letale. Sappiamo certamente che la mortalità
causata da certe malattie è in aumento.
D. – Maurizio Giuliano, dal
punto di vista invece della sicurezza voi avete registrato emergenze?
R.
– Il Pakistan è certamente un Paese dove ci sono delle preoccupazioni di sicurezza
e ciò non aiuta. Comunque, finora questo non ha rappresentato un ostacolo maggiore
per le nostre operazioni.
Italia sbarco immigrati 136 immigrati,
soprattutto curdi, sono sbarcati in nottata nella Locride, in provincia di Reggio
Calabria. Si tratta di 65 uomini, 35 donne e 36 bambini, tutti in discrete condizioni
di salute. Gli extracomunitari sarebbero arrivati in zona a bordo di una nave, forse
uno yacht, e poi a riva con dei gommoni. Dunque cambiano le strategie e le rotte dei
trafficanti di esseri umani. Alessandro Guarasci ne ha parlato con il vicedirettore
generale della Caritas, Francesco Marsico:
R. - Evidentemente
sono cambiati i soggetti che agiscono, purtroppo, in questo traffico infame, sono
cambiate le rotte e stanno cambiando anche le modalità. Il passaggio dalla costa africana
ad altri porti del Mediterraneo sta modificando le strategie d’ingresso. E’ chiaro,
quindi, che i governi devono porre due strategie, anche in base alle normative europee
e alle forme di controllo di contrasto al fenomeno: lungimiranza nel capire quali
sono le aree critiche in Africa e nel continente asiatico, dove vengono prodotte queste
situazioni.
D. - Forse servirebbe anche una politica più flessibile
nei confronti di chi richiede asilo, perché le domande sono assolutamente crollate…
R.
- Il blocco della costa africana, con l’accordo italo-libico, pone una grande domanda
su cosa accade dall’altra parte del Mediterraneo ed evidentemente quello era uno dei
luoghi da cui partivano molte persone che avevano, potenzialmente, la possibilità
di fare richiesta d’asilo. Dall’altro lato, c’è una questione più generale, cioè come
tutelare questa categoria di cittadini che non devono essere accomunati anche a flussi
di tipo economico di migrazione. In questo momento l’Europa - ma evidentemente anche
l’Italia - non risponde pienamente ad un’idea di difesa dei diritti di queste persone
in maniera piena.
D. - Chi una volta arrivava in Libia e poi tentava
il viaggio verso le coste della Sicilia ora che fine ha fatto?
R. -
Da quello che sappiamo, negli sbarchi in Puglia sono minori le presenze di cittadini
nordafricani, però il problema è per quelle persone che non hanno alternative e provengono
da Paesi di guerra o in cui sono violati i diritti umani. In quel caso, chiaramente,
la domanda che lei fa rimane senza risposta.
Coree Torna a salire
la tensione fra le due Coree. Oggi Pyongyan ha confermato il sequestro del peschereccio
di Seoul avvenuto il 10 agosto nel Mar Giallo con tutto il suo equipaggio, composto
da quattro cittadini del Sud e da tre cinesi. In una nota diffusa in queste ore il
regime ha ribadito che l’imbarcazione ha violato il confine pescando illegalmente
nelle "acque di esclusivo interesse economico" nord coreano.
Cina: esplode
autoveicolo In Cina almeno sette persone sono morte e dodici sono rimaste ferite
a causa dell'esplosione di un veicolo. L’episodio è avvenuto nella tormentata regione
dello Xinjiang, teatro nel 2009 di violenti scontri tra uighuri e immigrati cinesi
che hanno provocato la morte di quasi 200 persone.
Cina: crolla un ponte In
Cina almeno due carrozze di un treno passeggeri sono precipitate in un fiume per il
crollo del ponte su cui stava passando. L'incidente è avvenuto nella provincia del
Sichuan. Per il momento non sono segnalate vittime. A causare il crollo, la piena
dovuta alle violente piogge di questi giorni che hanno causato altri 14 morti.
Russia In
Russia sembra terminata l'emergenza caldo e incendi. Oggi a Mosca la temperatura è
in calo di una decina di gradi e un’ulteriore diminuzione è attesa anche per domani.
I roghi hanno tuttavia distrutto almeno un quarto dei raccolti di grano. Il Paese,
dopo aver sospeso l’export, probabilmente dovrà fare ricorso all’importazione, acquistando
dall’estero - contrariamente alle previsioni del premier Putin - più di 5 milioni
di tonnellate di grano.
Grecia-Ue La situazione finanziaria della
Grecia soddisfa le condizioni necessarie per la prossima tranche di aiuti da 9 miliardi
di euro che saranno pagati a settembre. Lo ha fatto sapere la Commissione Europea
a conclusione della missione nel Paese compiuta il cinque agosto assieme agli esperti
del Fondo Monetario internazionale. Bruxelles ha precisato che Atene ha fatto progressi
sul fronte del deficit di bilancio ma deve proseguire con le riforme per ripristinare
la fiducia degli investitori.
Germania L’economia tedesca potrebbe
crescere intorno al 3 per cento quest’anno. Questa la previsione della Bundesbank
che oggi ha corretto al rialzo la stima precedente di crescita dal Prodotto Interno
Lordo, sulla scia della buona performance realizzata nel primo semestre. Solo ieri
l’Ocse ha segnalato che la Germania, grazie ai risultati messi a segno da aprile a
giugno, guida la ripresa dell’Europa.
Colombia Prima condanna in
Colombia per reati inerenti alla pedopornografia e allo sfruttamento della prostituzione
minorile. Un tribunale di Cartagena ha inflitto 15 anni di prigione ad un italiano
accusato anche di atti sessuali con un 14enne. L’uomo dovrà subire un altro processo
per la morte di ragazzino di 15 anni, trovato privo di vita nel suo appartamento.
Sudafrica Prosegue
in Sudafrica lo sciopero “ad oltranza” degli impiegati del settore pubblico proclamato
ieri dalle principali sigle sindacali dopo la rottura delle trattative col governo
sugli aumenti salariari. La polizia ha sparato proiettili di gomma e utilizzato idranti
per disperdere un gruppo di dimostranti che aveva bloccato una strada alle porte di
Johannesburg. Numerosi gli incidenti segnalati anche in altre parti del Paese. L’agitazione
riguarda più di un milione di lavoratori appartenenti a settori-chiave come la sanità
e la giustizia. Il Paese rischia la paralisi.
Colera in Camerun e Nigeria In
Camerun l’epidemia di colera che si è diffusa nel nord del Paese a partire dal mese
di maggio ha provocato fino ad ora la morte di 225 persone. A diffondere il nuovo
bilancio è stato il ministro della Sanità. E il colera miete vittime anche in Nigeria,
dove nelle ultime settimane ci sono stati 67 decessi e più di 500 nuovi casi. I contagi
– secondo le autorità locali – sono dovuti all’acqua contaminata.
Indonesia Al
via da oggi in Indonesia il servizio di vagoni ferroviari per sole donne. La decisione
di Giacarta per contrastare il fenomeno delle molestie sessuali sui treni utilizzati
dai pendolari delle periferie. Secondo la stampa locale il programma prevede la realizzazione
di una ventina di carrozze. Al momento ne sono state approntate 10. Un funzionario
dell’azienda ferroviaria ha precisato che le passeggere non sono obbligate ad usarle
e che l’obiettivo è quello di garantire maggiore comodità e sicurezza. (Panoramica
Internazionale a cura di Eugenio Bonanata)
Bollettino del Radiogiornale
della Radio Vaticana Anno LIV no. 231
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