2010-08-19 15:08:14

Oltre cento scienziati ad Erice per il seminario sulle emergenze planetarie


Si apre domani ad Erice, in Sicilia, la 43.ma sessione dei seminari sulle emergenze planetarie, promossi dal Centro di cultura scientifica Ettore Majorana. All’incontro, che si chiuderà il prossimo 23 agosto, prendono parte 110 scienziati. I lavori sono incentrati sul ruolo della scienza nel Terzo millennio. Ma perché è stato scelto questo tema? Antonella Palermo lo ha chiesto al prof. Antonino Zichichi, presidente della Federazione mondiale degli scienziati:RealAudioMP3

R. – Perché tutti parlano di scienza. Come diceva Enrico Fermi più di mezzo secolo fa, il pericolo è che a parlare di scienza e di tecnica sono persone che non hanno mai fatto né l’una né l’altra. Persone che non sono arrivate a nessuna scoperta scientifica e a nessuna invenzione tecnologica. Per questo c’è bisogno di rigore scientifico. Quando si parla per esempio di crisi energetica mondiale, di monitoraggio globale del pianeta c'è bisogno di questo rigore. Il pianeta deve essere globalmente messo sotto controllo. La sicurezza informatica, la difesa da oggetti cosmici, il contenimento degli atti terroristici, sono temi di grande attualità e dobbiamo far capire al grande pubblico che c’è bisogno di scienza nella vita di tutti i giorni. Se vivessimo l’era della scienza, le emergenze planetarie non esisterebbero. La grande conquista scientifica che porta al processo tecnologico deve essere corroborata dallo sviluppo culturale di tutti gli abitanti della terra. Se ci fosse scienza nella vita di tutti i giorni, nessuno direbbe che scienza e fede sono in contrapposizione.

D. – Ma perché è prevalsa l’approssimazione?

R. – Il livello culturale mediamente è aumentato. Più persone s’interessano a tante cose. Ad esempio con Internet più persone hanno accesso ad informazioni. Ma quale è il problema? Queste informazioni non sono controllate. Io sono ottimista e dico che questo, alla fine, porterà il grande pubblico a selezionare quello di cui ha veramente bisogno. Se così non fosse, noi correremmo grossissimi pericoli. Ecco per quale motivo la battaglia culturale – che peraltro è la più civile delle battaglie che si possa immaginare perché non provoca né morti né feriti – va portata avanti con forza e determinazione.

D. – Lei presiede la Federazione Mondiale degli Scienziati, che è formata da tantissimi esperti che hanno identificato ben 63 emergenze planetarie…

R. – Sono emergenze tutte più o meno note. Tra queste, per esempio, quelle mediche, legate alle infezioni. Una delle emergenze di cui si parlerà quest'anno ad Erice è la sicurezza informatica. Bisognerebbe introdurre nelle scuole lo studio delle 63 emergenze planetarie.







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