Iniziativa della Chiesa sudcoreana per l’abolizione della pena di morte nel Paese
Un grande concerto per chiedere la definitiva abolizione della pena di morte in Corea
del Sud. A organizzarlo il 2 settembre a Seul è la Commissione Giustizia e Pace della
Conferenza episcopale coreana (Cbck), attraverso la sua sotto-commissione contro la
pena capitale. All’evento – riferisce l’agenzia Ucan - sono stati invitati a partecipare
diverse grandi personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. L’obiettivo
è di premere per l’accelerazione dell’iter della proposta di legge presentata all’Assemblea
Nazionale che vuole sostituire la pena di morte con l’ergastolo. In Corea del Sud
l’ultima esecuzione capitale risale a più di 12 anni fa e per questo essa è considerata
come un Paese abolizionista di fatto. “Ma – rileva una nota del presidente di Giustizia
e Pace, mons. Matthias Ri long-hoon - secondo la legge è ancora in vigore e quando
vengono commessi delitti particolarmente efferati, come quelli seriali o contro bambini,
le voci a favore della sua applicazione si fanno più forti”. Contro chi commette questi
crimini – sottolinea la nota - è importante applicare punizioni severe, “ma una cosa
è punire, una cosa è che lo Stato uccida una vita umana”, alimentando la spirale della
violenza. I vescovi coreani si battono da più di dieci anni per l’abolizione definitiva
della pena di morte. Lo scorso febbraio la Commissione Giustizia e Pace aveva espresso
grande disappunto per la sentenza della Corte costituzionale che sanciva la costituzionalità
dell’attuale legge. (L.Z.)