Dieci anni di dialogo fra i leader religiosi per la riconciliazione nel sud delle
Filippine
Dieci anni nel segno del dialogo e della riconciliazione. È l’esperienza di “Interfaith
Council of Leders”, che riunisce i leader cristiani e musulmani delle turbolente zone
del sud delle Filippine. Area tormentata da conflitti e movimenti ribelli che da anni
creano instabilità, sofferenze e sfollamento dei civili. Come riferisce l’agenzia
Fides, il forum è stato fondato nell’anno 2000, grazie all’opera di sensibilizzazione
del movimento per il dialogo “Silsilah”, da molti anni attivo nella regione. Il Consiglio
accoglie oggi leader cattolici, cristiani evangelici e musulmani, che intendono impegnarsi
nel territorio per promuovere attività culturali, sociali e religiose all’insegna
del dialogo e della pacificazione. In occasione dell’anniversario è stata celebrata
una convention a Zamboanga alla presenza di oltre 200 persone. Il prof. Randolf David,
docente di sociologia all’Università delle Filippine, ha sottolineato l’importanza
e l’efficacia del dialogo interreligioso come strumento di mediazione e pacificazione
dei conflitti, riferendosi in particolare alla realtà di Mindanao, grande isola delle
Filippine meridionali, come laboratorio di convivenza in cui superare il “narcisismo
delle piccole differenze”, che spesso crea blocchi contrapposti. Il padre gesuita
Albert Alejo, antropologo, ha poi illustrato la sua esperienza di consulente della
“Bishop-Ulama Conference”, e ha affermato che “gli operatori di pace devono essere
nel contempo nemici della corruzione”, in quanto, specialmente a Mindanao, molti fattori
che ostacolano la pace sono legati a questa piaga. Durante l’incontro i leader hanno
eletto i due nuovi coordinatori del consiglio: Ismael B. Abubakar Jr (musulmano) e
Santiago Navarro (cristiano), che porteranno avanti le attività dell’organismo nei
prossimi anni. (M.G.)