L'aiuto della comunità cattolica pakistana per le vittime delle alluvioni
Gara di solidarietà tra i fedeli cattolici pakistani per aiutate le popolazioni colpite
dalle devastanti alluvioni delle scorse settimane. Padre Mario Rodrigues, Direttore
delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Pakistan, racconta alla Fides che la comunità
cattolica sta donando tutto quello che possiede per far fronte all’assistenza umanitaria.
La mobilitazione della piccola minoranza di fedeli cattolici in Pakistan – poco più
dell’1% della popolazione – è vasta: “Nello spirito di carità fraterna, i cattolici
non si risparmiano, contribuiscono ai soccorsi e si stanno donando al prossimo senza
riserve” .“Le Pontificie Opere Missionarie hanno creato campi di accoglienza in diverse
parrocchie – aggiunge padre Rodrigues -. Stiamo conducendo una raccolta porta a porta
per i profughi. La gente risponde con enorme generosità: danno cibo, denaro, tutto
quello che hanno per i fratelli colpiti dal disastro, che sono musulmani. Abbiamo
riempito cinque camion di aiuti che, guidati da volontari cristiani, girano nelle
aree colpite per distribuire aiuti di emergenza”. Dopo gli aiuti di emergenza, afferma
ancora il religioso, “occorrerà lavorare sulla ricostruzione a lungo termine, per
garantire nuovamente la sostenibilità economica e sociale a migliaia di famiglie,
soprattutto di agricoltori e allevatori”. “Chiediamo aiuto concreto ma anche la preghiera
di tutti i fedeli del mondo”, conclude il sacerdote. Numerosi uffici delle Pontificie
Opere Missionarie nel mondo si sono già mobilitati per speciali raccolte di aiuti
e di fondi. Al momento vi sono oltre 20 milioni di vittime fra sfollati e senza tetto,
mentre la conta dei morti ha toccato quota 2.000. Il presidente del Pakistan Ali Zardari
ha detto oggi che le conseguenza del disastro si avvertiranno in tutto il Paese, a
livello sociale ed economico, per almeno sei mesi, lanciando un appello all’unità
nazionale per far fronte alla tragedia. (M.G.)