La Chiesa del Kenya: verità e giustizia sull'omicidio di padre Kaiser, difensore
dei diritti dei poveri
La Chiesa del Kenya ricorda il decimo anniversario della morte di padre John Anthony
Kaiser, missionario Mill Hill ucciso nel Paese africano perché difendeva i diritti
dei poveri. Una Messa di suffragio verrà celebrata domani, giovedì 19 agosto, presso
la Basilica Minore della Santa Famiglia a Nairobi. La celebrazione eucaristica sarà
preceduta da una processione guidata dal cardinale John Njue, arcivescovo di Nairobi,
alla quale parteciperanno numerosi vescovi, oltre ai nipoti di padre Kaiser. Il 22
agosto un’altra Messa in suffragio del missionario ucciso verrà celebrata presso la
chiesa parrocchiale San Francesco Saverio a Naivasha, in contemporanea con un’altra
Messa nella Parrocchia Lolgorian, nella diocesi di Ngong, dove padre Kaiser ha prestato
servizio. Le commemorazioni si chiuderanno il 2 settembre con un convegno sulla figura
del missionario ucciso al Kenyatta International Conference Centre (KICC) di Nairobi.
Secondo suor Nuala Brangan, coordinatrice della Commissione “Giustizia e Pace” dell'Associazione
delle religiose del Kenya (AOSK-CPM), la cerimonia di commemorazione metterà in evidenza
le condizioni degli sfollati interni. “Ci auguriamo inoltre – ha detto la religiosa
alla Fides - di affrontare il problema dell’impunità perché vi sono ancora tanti casi
di omicidio irrisolti e di tortura impuniti e di cogliere l'occasione per evidenziare
quelle problematiche che possano condurre ad un Paese democratico e pacifico” Padre
Kaiser si opponeva alla pulizia etnica nella Rift Valley ed era un critico del regime
dell'ex presidente Daniel Arap Moi. Venne alla ribalta nazionale negli anni '90 quando
oppose una strenua resistenza alla cacciata degli sfollati interni accampati a Maela
in Narok, che in precedenza erano stati cacciati da Enoosupukia. Secondo padre Kaiser,
gli sfollati dalla Rift Valley tra il 1986 e il 1995, erano un milione. I Vescovi
keniani hanno più volte denunciato l’uso strumentale da parte dei politici del tribalismo,
che ha provocato scontri e la fuga di milioni di persone da alcune delle zone più
fertili del Paese. Il 24 agosto 2000, padre Kaiser, dopo 36 anni di servizio in Kenya,
è stato trovato sul ciglio della strada a Naivasha, a circa 90 chilometri a nord-ovest
di Nairobi, con una pallottola in testa. La Chiesa keniana ha respinto le conclusioni
delle indagini del Federal Bureau of Investigations (FBI), in base alle quali il missionario
si sarebbe suicidato. A vent’anni da brutale omicidio del missionario, la Chiesa cattolica
del Kenya spera ancora che la verità possa venire un giorno alla luce. (M.G)