2010-08-17 15:54:31

Ingegno, esperienza e talento: in altre parole GENIO


RealAudioMP3 Lunedì 16 agosto 2010 - Benedetto XVI: "Più è dura la materia, più sono stretti i vincoli dell'espressione, e maggiormente risalta il GENIO dell'artista". Così il Papa, a marzo scorso, durante un concerto proprio a lui dedicato nella sala Clementina. Il genio, quello speciale distillato delle forze umane e divine insieme dell'artista, ciò che è in fondo all'anima, la parte irrazionale, profonda, non spiegabile non solo dell'artista e dell'uomo, ma anche delle cose e della natura. Esiste infatti anche un genio del luogo, quel genius loci, voce silenziosa che parla solo in un determinato luogo e che appunto non si può spiegare se non si vuole incappare nel peccato di rovinarlo. Genio e sregolatezza si dice, e lo si dice soprattutto a proposito di quei geni, ed artisti veramente fuori da ogni categoria, ipiù bravi di tutti, gli immortali: ecco allora il genio come voce immortale che illumina l'artista e lo fa resistere alla polvere dei secoli, che anche lo fa anche dramamticamente soffrire a volte, lo fa "sragionare". Giacomo Leopardi, ha scritto un celebre dialogo che Torquato Tasso faceva con il suo Genio Familiare. Di genio parla anche padre Giovanni spadaro, che introdce la nuova categoria di "esperienze geniali" piuttosto che di genio. Alcuni esempi: fare un figlio, esperienza talmente geniale da rivoluzionare dal profondo la vita; il risveglio, esperienza geniale del vivere il confine tra sonno e veglia. Genio anche come ironia, come quella geniale appunto di Edoardo Bennato. Il GENIO, ancora, come un dono che si eredita ma che ci si deve anche meritare, come dice Gibran . E la letteratura è sicuramente uno dei luoghi in cui si rifugia il genio, come ci rivelano le poesie di Jorge Luis Borges, e poi come scrive il futurista Ardengo Soffici: "è forse meno difficile essere un genio che trovare chi sia capace di accorgersene"







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