2010-08-13 15:52:54

Inaugurato un anno speciale in onore di Sant’Alfonsa, la prima santa indiana


Il capo dello Stato indiano, Pratibha Devisingh Patil, ha inaugurato un Anno speciale per ricordare i 100 anni dalla nascita di suor Alfonsa di Bharananganam, la prima santa della Chiesa cattolica indiana, canonizzata il 12 ottobre 2008 da Benedetto XVI. In suo onore, è stato creato un centro per cure palliative, a favore dei poveri con cancro, o con problemi ai reni e al cuore. “È di grande significato che il presidente dell’India partecipi all’inaugurazione delle celebrazioni per il centenario della prima santa indiana. Questo riflette la religiosità del popolo indiano, la sua cultura religiosa e l’apprezzamento per la santità della vita. Le persone sante sono state sempre venerate nella nostra tradizione. Ricordare la nascita di sant’Alfonsa, serve a suggerire al mondo di ritornare a Dio e amarlo”. È quanto ha riferito il cardinale Varkey Vithayathil, arcivescovo della Chiesa siro-malabarica, in un’intervista all’agenzia Asianews. “L’uomo – continua il porporato – cerca di sviluppare questo mondo facendo a meno di Dio e ciò porta a caos e violenza”. “Ritornare a Dio” è il messaggio di sant’Alfonsa, colei che ha amato Dio con tutto il cuore. “Il mondo pensa che soffrire sia una maledizione. La sofferenza, che ci piaccia o no, incrocia il nostro cammino ed è un prezioso strumento per avvicinarsi a Dio. Nella sofferenza è nascosto un potere particolare, una grazia speciale che ci porta vicino a Cristo. Con il dono del suo corpo, Cristo ha dato alla sofferenza un valore salvifico. Suor Alfonsa è passata attraverso forti sofferenze e molte persone sono attratte a lei proprio per il valore della sofferenza. Il soffrire porta benefici all’umanità”. (C.F.)







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