2010-08-13 15:13:27

dopo 20 anni le prime elezioni, ma senza l'opposizione


Convocate per il prossimo 7 novembre le prime elezioni legislative degli ultimi 20 anni in Myanmar, ex Birmania. In base alle nuove regole imposte dalla giunta militare, è esclusa dalla tornata elettorale la leader dell’opposizione, Aung San Suu Kyi, agli arresti domiciliari. Il suo partito, la Lega Nazionale per la Democrazia (Nld), non parteciperà alla consultazione per protestare contro la campagna di repressione attuata nei confronti dei dissidenti politici. Alle ultime elezioni, tenutesi nel 1990, la Lega Nazionale per la Democrazia aveva ottenuto una netta vittoria. Ma la giunta militare si rifiutò di cedere il potere e represse con violenza le manifestazioni di protesta dell’opposizione. In seguito a pressioni internazionali per il ritorno alla democrazia, la giunta al potere in Myanmar ha varato una nuova Costituzione che riserva il 25% dei seggi ai militari e garantisce, di fatto, la loro permanenza alla guida del Paese.

Incendi in Russia
Sono ancora 500 i focolai attivi nella Russia occidentale. A Sarov, a 500 chilometri da Mosca, le fiamme sono tornate a minacciare un centro di ricerca nucleare militare. Il governo ha reso noto che il livello di radioattività è normale. Nella capitale russa, intanto, un temporale notturno ha portato un po’ di refrigerio. Nella giornata di oggi la temperatura non dovrebbe superare i 30°. Resta comunque alto l’allarme per la situazione sanitaria. Nelle ultime 2 settimane sono stati oltre 800 mila gli ettari andati in fumo. L’emergenza supera anche i confini russi. In Ucraina, le fiamme sono arrivate a 60 chilometri dalla centrale di Cernobyl. Secondo le autorità non c'è nulla da temere. Il governo del Kazakhstan ha poi reso noto che nuvole di fumo, causate dagli incendi che devastano la Russia, sono arrivate anche nella regione settentrionale di Kostanai.

Iran, centrale nucleare di Busher operativa dal 21 agosto
In Iran sarà inaugurata il prossimo 21 agosto la prima centrale nucleare per la produzione di energia. Lo ha annunciato il portavoce dell’agenzia atomica russa. L’avvio della centrale, costruita con il contributo della Russia nella città di Busher, avverrà con l’immissione del combustibile nucleare nel reattore. In occasione della cerimonia saranno presenti il responsabile dell’agenzia atomica russa, Serghiei Kirilenko, e il ministro dell’Energia, Serghiei Smatko. Mosca aveva annunciato che la centrale sarebbe stata avviata a prescindere dalle sanzioni Onu.

Iran: donna condannata a morte per adulterio
Si continua a temere per la sorte di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna condannata a morte in Iran per adulterio e complicità nell’omicidio di suo marito. Da quattro anni la donna è in prigione: secondo indiscrezioni, a giugno la pena alla lapidazione è stata commutata in quella all’impiccagione, per ora però non vi è alcuna comunicazione ufficiale. Il mondo intero si è mobilitato per salvarla. Dopo le pressioni del Brasile di Lula, ieri critiche sono arrivate dal governo britannico. Il servizio di Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

L’ultimo atto di questa dolorosa vicenda è una confessione televisiva di Sakineh Ashtiani, durante la quale la donna afferma di essere stata adultera e di essere coinvolta nell’omicidio del marito. "Una confessione estorta con la violenza", ha dichiarato il suo avvocato all’organizzazione umanitaria "Iran Human Rights", e che la pone all’imminente rischio di esecuzione. Il suo caso ha sollevato sin dall’inizio le proteste internazionali. Ma l’opinione pubblica iraniana cosa conosce di quanto sta accadendo a Ashtiani? Zahra Tofigh, rappresentante in Italia di "Iran Human Rights":

R. - Siccome il governo iraniano cerca sempre di tenere gli iraniani al di fuori dell’informazione, la nostra preoccupazione è che la gente non sappia quello che sta succedendo.

D. – Perché si vuole condannare questa donna?

R. – Il regime iraniano per dimostrare il suo potere insiste con queste condanne, per dimostrare che all’interno dell’Iran nessuna opinione estera può influenzare o può cambiare la decisione del giudizio iraniano.

Come Ashtiani, secondo i difensori dei diritti umani, ci sono altre donne a rischio di morte. Perché il suo caso è diventato internazionale? Riccardo Noury di "Amnesty International Italia":

R. – E’ in gran parte merito di Mohammad Mostafai, l’avvocato iraniano che si occupa di violazioni dei diritti umani. Se ne occupa in modo così forte da essere stato costretto all’esilio. L’ultima cosa che ha fatto è stata raccontare al mondo l’odissea di questa donna e farla diventare un caso simbolo della lotta globale per il rispetto dei diritti umani in Iran.

D. – Questo avvocato è riparato in Norvegia ed è l’avvocato che questa donna ha sconfessato durante una "confessione televisiva". Un sistema che viene oggi normalmente utilizzato in Iran ...

R. – E’ il loro modo di ottenere prove: torturano in carcere e costringono a rendere pubblica la loro confessione, con questo modo inaccettabile, che è quello della confessione in diretta televisiva. Purtroppo, soprattutto nell’ultimo anno, questa modalità dei processi in tv e delle confessioni in tv è diventata frequente e ci sono stati molti casi, anche di oppositori, soprattutto dopo l’elezione del giugno 2009, che sono stati torturati e costretti ad andare in tv con la faccia gonfia a raccontare crimini che non avevano commesso.

Alluvioni in India e Cina
In India sono almeno 185 le persone morte a causa delle alluvioni che hanno colpito la regione himalayana del Ladakh, al confine con il Pakistan. L'esercito indiano ha reso noto che sono stati tratti in salvo 172 stranieri, per una settimana rimasti bloccati nella regione. In Cina, intanto, le alluvioni hanno provocato la morte di almeno 29 persone in varie zone della parte occidentale del Paese. L’area più colpita è la provincia del Gansu, dove nei giorni scorsi inondazioni e smottamenti di fango avevano già causato 1.144 morti e oltre 600 dispersi.

Wikileaks rende pubblici 15 mila documenti sul conflitto afghano
Nonostante le critiche roventi da parte del Pentagono, ma anche di “Reporter Senza Frontiere”, l’organizzazione Wikileaks ha annunciato che pubblicherà altri documenti secretati sulla guerra in Afghanistan. Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, ha reso nota, ieri a Londra, la prossima pubblicazione di 15 mila nuovi documenti sull’andamento del conflitto afghano. Un annuncio che pone innanzitutto un interrogativo sull’accessibilità a delle fonti che dovrebbero essere “blindate”. Michele Raviart ha chiesto un commento al riguardo al generale Fabio Mini, ex comandante delle Truppe Nato in Kosovo: RealAudioMP3

R. – Ci deve essere qualcuno all’interno che fornisce questi dati. Non tutti quei messaggi – io ne ho visti alcuni – sono di dominio pubblico o anche di dominio diffuso nello stesso ambito delle forze armate. Poi però bisognerà vedere, alla fine di tutto questo "gioco", chi è che ci guadagna veramente. Penso che, tutto sommato, ci sarà un grosso ripensamento su tutti gli interventi militari, non solo americani, ma anche della Nato nel mondo.

D. – Alla luce di questi 15 mila documenti, ancora da verificare, ci saranno delle ricadute sul campo?

R. – Sul campo, le dinamiche sono molto più lente. Le operazioni tattiche sono quelle che ne risentono di meno. Certo c’è un fattore fondamentale: siccome si tratta di un’operazione multinazionale, la fiducia tra gli alleati può essere messa a rischio da questioni evanescenti. Quando la fiducia viene a mancare, perché magari ci sono delle osservazioni o dei commenti che non sono particolarmente buoni, anche sul campo si sente, soprattutto a livello di comandanti, il “fall-out”, la ricaduta di queste azioni.

D. – Comunque c’è chi sminuisce queste informazioni...

R. – Io sono stato comandante e ho visto passare questo tipo di informazioni nei nostri schermi, che poi sono altamente protetti, a migliaia di soggetti. Dico la verità, mi sembrano significativi. Non parteggio per gli hackers. Sono contro quelli che mettono a repentaglio la vita degli altri. Una volta, però, in guerra, tutto era segreto e tutto doveva essere segreto. Oggi non si può andare avanti soltanto con operazioni segrete, di cui i risultati sono sempre ignoti. La gente ha più sensibilità per la guerra, più sensibilità per le perdite e anche più sensibilità perché vuole essere informata. Continuare a nascondere anche le cose minori mi sembra un controsenso.

D. – Comunque sul fronte internazionale, in particolare negli Stati Uniti, c’è una forte preoccupazione su questa diffusione di documenti...

R. – Non biasimo nessuno negli Stati Uniti. E' normale che negli Stati Uniti se la siano presa particolarmente a cuore o stiano cercando di denunciare questa gente che, in effetti, svelando informazioni mette anche a repentaglio la vita di informatori, di agenti e soprattutto mette a repentaglio l’ambiente operativo nel quale le forze occidentali dovrebbero operare.

Economia: Borse europee in rialzo
L’Europa, duramente colpita dalla recessione, mostra segnali di ripresa. Le opportunità offerte dalla ripresa della domanda globale si traducono in aumenti del Prodotto interno lordo in diversi Paesi. In Germania, in particolare, si è registrato un aumento del 2,2% rispetto al trimestre precedente. L’agenzia Bloomberg sottolinea che l’economia tedesca sta crescendo al ritmo più veloce dai tempi della riunificazione. Cresce anche l’economia francese. L’aumento è dello 0,6% nel secondo trimestre dell’anno. Più in affanno la Spagna, che conferma comunque il ritorno alla crescita. Nel secondo trimestre dell’anno, l’incremento del Pil è dello 0,2% in confronto ai tre mesi precedenti. I dati positivi sono dovuti, secondo gli esperti, al rilancio delle esportazioni favorite dalla quotazione dell’Euro che, con un calo del 10% rispetto al dollaro in un anno, rende più competitiva l’offerta.

Multa per la Bp
Il colosso petrolifero britannico Bp pagherà una multa di 50,6 milioni di dollari per un disastro precedente a quello, ancora più grave, avvenuto lo scorso aprile nel Golfo del Messico. Si tratta di un incidente avvenuto nel 2005, costato la vita a 15 persone in seguito all’esplosione di una raffineria in Texas. La Bp potrebbe inoltre vedersi recapitare un’altra multa per aver provocato la fuoriuscita di greggio senza precedenti nel Golfo del Messico. La legge in vigore negli Usa autorizza una sanzione che potrebbe raggiungere i 17,6 miliardi di dollari.

Italia: intervento del presidente Napolitano
Il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, in un’intervista rilasciata al quotidiano “l’Unità” rileva “come sia ancora una volta scattato un clima di polemiche e contrapposizioni esasperate sul piano politico e come si stia diffondendo in generale un senso di grave precarietà e incertezza per quel che può accadere sul piano della governabilità, della capacità di risposta delle istituzioni ai problemi del Paese”. Rispondendo ad una domanda sulla stagione conflittuale che sta vivendo il mondo della politica italiana, Napolitano ha poi aggiunto: “Questo è il momento di abbassare i toni, di compiere uno sforzo di responsabile ponderazione tra le esigenze della chiarezza politica e quelle della continuità della vita istituzionale, guardando al Paese che ha bisogno di risposte ai propri problemi anziché di rese di conti e di annunci minacciosi nell’arena politica cui non consegua alcuna prospettiva generatrice di fiducia”. (Panoramica internazionale a cura di Amedeo Lomonaco e di Elisa Castellucci)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 225

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