2010-08-12 15:04:21

Concluso il Capitolo generale delle Suore Immacolatine di Lourdes: la testimonianza di suor Leonia


Sono presenti in diversi Paesi del mondo e progettano di aprire presto una comunità anche in aree particolarmente povere, in Indonesia e Africa. Sono le Suore Immacolatine di Lourdes, che hanno concluso ieri il Capitolo generale che si tiene ogni 6 anni. Si tratta di una Congregazione nata più di 100 anni fa, per opera di Don Francesco Gàttola, sacerdote del clero di Napoli. Fausta Speranza ha parlato con suor Leonia Amato del carisma della Congregazione, di progetti realizzati e di quelli per il futuro:RealAudioMP3

R. – Ecco, noi ufficialmente siamo conosciute come Suore Figlie della Santissima Vergine Immacolata di Lourdes Terziarie Francescane; comunemente, però, ci chiamano le Suore Immacolatine di Lourdes. La nostra caratteristica è vivere e far conoscere il messaggio di Lourdes che è preghiera e penitenza, nello stile francescano, veramente con una povertà come l’ha voluta il Poverello di Assisi. Noi eravamo molto dispiaciute di non essere mai riuscite ad aprire una comunità a Lourdes, cosa che abbiamo fatto grazie al vescovo locale. Quindi noi siamo a Lourdes da otto anni.

D. – Ecco, suor Leonia, proprio lei ha dato il via a questa bella iniziativa …

R. – Eh, Gesù ha scelto me, non so perché. E' stato come giocare a scacchi con il Signore: ci rifiutavano da una parte, noi volevamo entrare dall’altra … Un giorno ho detto: “Senti, Gesù, se ci vuoi bene ci devi aprire le porte a Lourdes!”. Madre Flavia, superiora all’epoca, otto anni fa, mi disse: “Provaci, ma io non ci credo”. Ma il Signore ha voluto che, sì!, potessimo farcela!

D. – Ecco, suor Leonia, qual è il vostro impegno a Lourdes?

R. – Veramente, quando noi siamo andate sembrava non ci fosse posto per noi mentre adesso, grazie a Dio, non bastiamo più. Facciamo lavoro nelle sacrestie, siamo dove si lavorano i paramenti sacri dei sacerdoti, ci troviamo nelle Messe ufficiali dei nostri italiani. E gestiamo il canto, la preparazione; prima di ogni Messa facciamo una piccola conferenza come vuole il vescovo …

D. – Dunque, non a strettissimo contatto con la sofferenza che arriva a Lourdes …

R. – Non a strettissimo contatto nel senso che non stiamo, per esempio, nell’ospedale, però il vescovo di Tarbes e Lourdes ci ha chiesto anche una suora infermiera per il Pronto soccorso a Lourdes. Siamo contente perché potremo completare il nostro carisma, perché il nostro carisma a Lourdes è proprio quello di fare quello che faceva Bernardette: Bernardette era anche infermiera. In ogni caso, noi siamo a contatto con i pellegrini nella Via Crucis e sui passi di Bernardette: ci sono gli ammalati anche là …

D. – Si gravita intorno alla sofferenza ma si lavora per la speranza e per amore: che significa? Cosa ci racconta?

R. – La sofferenza, a Lourdes, cambia volto. Io sono stata in Messico, ho avuto anche la gioia di aprire una comunità in Costa Rica, ho girato un po’. Ho visto molte altre sofferenze. Ma la sofferenza a Lourdes cambia volto: è più facile chiamarla una sofferenza che assomiglia a Gesù Risorto, più che a Gesù Crocifisso. Gli ammalati vengono a Lourdes – sono loro che lo dicono – per chiedere il miracolo della guarigione; se lei li vede dopo … Noi domandiamo: “Che avete fatto? Avete chiesto la grazia alla Madonnina?”. E in tanti rispondono: “Sì, suora, dopo tante sofferenze abbiamo chiesto la grazia di far star bene gli altri!”. Non è una sofferenza disperata, come si vede al di fuori dei cancelli di Lourdes: e questo è vero! Noi lo vediamo! Molta gente viene e mi dice: “Suora, che faccio, che chiedo alla Madonna? Devo andare alla Grotta, e cosa devo dire?”. E io dico: “No, figlia mia, no, sorella mia, no, figlio mio: vai alla Grotta e fai un occhiolino alla Madonna: Lei sa tutto!”.

D. – Suor Leonia, quante siete nel mondo?

R. – Siamo circa 250-300, però grazie a Dio abbiamo molte vocazioni. Speriamo che il Signore ce ne dia ancora di più …

D. – Si è concluso il Capitolo generale delle Immacolatine. I progetti per il futuro, le speranze, le attese...

R. – Vogliamo aprirci ad un’altra realtà. Siamo aperte alla realtà di Brasile, Costa Rica, Messico, Francia … vogliamo aprirci anche ad un’altra realtà più povera come in Indonesia, in Africa … Questo ha deciso il Capitolo generale.







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