Negli Usa, ritirata una denuncia contro la Santa Sede in una causa per pedofilia.
Padre Lombardi esprime soddisfazione
Nel Kentucky, tre persone che sostengono di aver subito degli abusi sessuali da parte
di membri del clero locale hanno deciso di rinunciare alla causa intentata contro
la Santa Sede. La notizia è stata diffusa ieri dal loro avvocato, William McMurry.
Per il legale del Vaticano negli Stati Uniti, Jeffrey Lena, è la dimostrazione che
la causa contro la Santa Sede era sbagliata nel merito. Rispondendo al riguardo alle
domande dei giornalisti, padre Federico Lombardi ha detto che "la Santa Sede apprende
con soddisfazione le notizie" sulla causa nel Kentucky. “Naturalmente – ha affermato
il direttore della Sala Stampa vaticana – ciò non significa in alcun modo minimizzare
l’orrore e la condanna per le vicende degli abusi sessuali e la compassione per le
sofferenze delle vittime”. Tuttavia, ha concluso padre Lombardi, “è positivo che una
causa durata sei anni su un presunto coinvolgimento della Santa Sede in responsabilità
di occultamento degli abusi, che ha avuto anche forti riflessi negativi sulla opinione
pubblica, si sia alla fine dimostrata originata da una accusa non fondata”. Il servizio
di Alessandro Gisotti:
“Non c’è
mai stata una politica della Santa Sede che richiedeva l’occultamento degli abusi
sui bambini”: è quanto dichiara in una nota l’avvocato Jeffrey Lena dopo la decisione
da parte di tre presunte vittime di abusi sessuali nel Kentucky di non procedere nella
causa contro la Santa Sede. Tale sviluppo, rileva il legale del Vaticano negli Stati
Uniti, dimostra che “la teoria elaborata dagli avvocati delle parti lese, sei anni
fa, ha fuorviato l’opinione pubblica”. “Che il caso intentato contro la Santa Sede
sia sempre stato sbagliato nel merito – prosegue la nota dell’avvocato Lena – non
significa che le parti lese non abbiano sofferto a causa degli abusi”. Tuttavia, prosegue
Lena, questa causa contro la Santa Sede ha “solamente distratto” l’attenzione “dall’importante
obiettivo di proteggere i bambini.”
Dal canto suo, l’avvocato
dell’accusa, William McMurry, ha ricordato all’Associated Press che molte delle vittime
hanno già raggiunto degli accordi con le diocesi dove si sono verificati gli abusi
e che dunque non possono ora chiamare in causa il Vaticano. McMurry ha rappresentato
un numeroso gruppo di vittime, che nel 2003 avevano siglato un accordo con l’arcidiocesi
di Louisville per un risarcimento di 25 milioni di dollari. Tra quanti avevano raggiunto
l’accordo, anche una delle vittime che aveva poi intentato causa al Vaticano. Gli
altri due casi riguardano presunti abusi sessuali risalenti ad alcuni decenni fa.
Al momento, il giudice che presiede la causa nel Kentucky non l’ha ancora archiviata,
ma entrambe le parti ritengono ormai chiuso il procedimento.