2010-08-10 15:00:29

La tv cubana trasmette la Messa per il Pellegrinaggio della "Vergine de la Caridad del Cobre"


Un canale della televisione cubana ha trasmesso, ieri, in deferita la solenne celebrazione eucaristica, a Santiago di Cuba, presieduta domenica scorsa da mons. Dionisio García Ibañez, arcivescovo della diocesi omonima, in occasione del Pellegrinaggio nazionale della Vergine di Mambisa, nome con il quale le popolazioni della regione chiamano la "Nuestra Señora de la Caridad del Cobre", la cui immagine si venera nella chiesa di San Tommaso a Santiago. Si è trattato, secondo quanto osserva la stampa, di un fatto abbastanza inusuale poiché questi programmi religiosi, da alcuni anni, sono possibili solo nel periodo della Settimana Santa e per le festività di Natale. Alla Messa di domenica scorsa, che apre le celebrazioni della fase finale di preparazione al grande giubileo del 2012 - anno in cui saranno ricordati i 400 anni della scoperta della statua della Madonna della Caridad, patrona di Cuba - oltre a migliaia di fedeli e pellegrini, hanno preso parte come concelebranti numerosi vescovi dell'isola. Domenica dunque è cominciato il pellegrinaggio nazionale che porterà una replica della Madonna a tutti i luoghi di Cuba fino all'ultimo appuntamento previsto per il 12 dicembre 2011 all'Avana. Nella sua omelia, mons. García ha sottolineato a più riprese l'importanza del nome della Madre di Dio con il quale i cubani la invocano: "Caridad..., quella che unisce i figli del Padre poiché soltanto dall'amore - ha rilevato - è possibile sanare e cambiare, perdonare e riconciliarsi". D'altra parte, l'arcivescovo di Santiago di Cuba ha voluto insistere nel senso del pellegrinaggio nazionale ricordando che Lei, la Madonna, è quella che “meglio può intercedere presso il suo Figlio affinché la nostra opera evangelizzatrice doni a tutti grandi frutti (...) insegnandoci a essere sempre disponibili verso gli altri, i nostri fratelli”. “Lei - ha aggiungo il presule - ci mostra suo Figlio, unico Salvatore del mondo e Principe della pace. Noi, ciascun cristiano, di ciò deve dare sempre testimonianza ovunque si trovi: nella scuola, nel lavoro, nei centri di studi, nella famiglia, nella politica e nella cultura. Ciascun cristiano insomma - ha concluso - deve essere capace di portare ovunque riconciliazione e pace. Noi, la invochiamo come la nostra regina e la nostra patrona, ma sappiamo che lei è soprattutto Madre, e così l'aspettano ovunque”. Al termine della Santa Messa, i fedeli provenienti da ogni angolo di Cuba, hanno deposto ai piedi della statuetta che pellegrinerà lungo tutta l'isola, i frutti del lavoro dei cubani e doni della natura. La statuetta della Vergine della Carità fu trovata da tre rappresentanti delle classi più povere e sfruttate: due indios e uno schiavo, che la Vergine riempì di allegria con la sua presenza. Poco dopo la statua fu trasferita al paese del Cobre da cui prende il nome. Dall’apparizione, la devozione per la Vergine della Carità si propagò con incredibile rapidità in tutta l’isola, nonostante le difficili comunicazioni. Durante la guerra d’indipendenza, le truppe si affidarono alla Vergine della Carità. Nel 1915, dopo la guerra d’indipendenza, i veterani chiesero al Papa che dichiarasse la Vergine della Carità del Cobre patrona di Cuba. In un documento firmato il 10 maggio 1916 dal cardinale Vescovo di Hostia, Sua Santità Benedetto XV acconsentì alla richiesta, dichiarando la Vergine della Carità del Cobre Patrona Principale della Repubblica di Cuba e fissando la sua festività l’8 settembre. (A cura di Luis Badilla)








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