Netanyahu: nessuna violazione nel blitz contro la flottiglia pro-Gaza
Israele non ha violato il diritto internazionale nel caso della flottiglia pro-Gaza
di fine maggio scorso: è quanto ha affermato il premier Netanyahu davanti alla Commissione
di inchiesta presieduta dall'ex giudice della Corte Suprema Yaacov Tirkel. Il servizio
di Fausta Speranza:
Israele ha
operato nel pieno rispetto del diritto internazionale quando ha fatto scattare il
blitz della marina militare, il 31 maggio scorso, sulla Mavi Marmara, la nave turca
di attivisti filopalestinesi, nel corso del quale nove attivisti furono uccisi. È
quanto afferma il premier israeliano. La nave era parte di una flottiglia che intendeva
rompere il blocco navale imposto da Israele su Gaza. Nella Striscia di Gaza il potere
è nelle mani di Hamas, movimento islamico che Israele considera terroristico. Netanyahu
ha affermato che nella sua veste di premier non poteva ignorare la minaccia che Hamas
rappresenta all'esistenza di Israele. Ma poi aggiunge di aver dato, nelle discussioni
che hanno preceduto l'arrembaggio della flottiglia, rigide istruzioni perché si facesse
uno sforzo supremo per evitare di causare vittime. E aggiunge che le stesse raccomandazioni
giunsero dal ministro della Difesa, Barak. Quest'ultimo, a quanto risulta, deporrà
domani davanti alla Commissione. Intanto oggi si parla di un presunto accordo tra
Libia e Israele: un israeliano di origini libiche arrestato in Libia con l'accusa
di spionaggio sarebbe stato liberato in cambio dell'assenso di Israele all'arrivo
a Gaza del carico di una nave di aiuti per i palestinesi.