2010-08-09 14:27:21

Australia. Appello dei vescovi per le elezioni: rispetto della dignità umana, giustizia e libertà religiosa


“Date valore al vostro voto”: si intitola così la dichiarazione che la Conferenza episcopale australiana (Acbc) ha diffuso oggi, in vista delle elezioni parlamentari nel Paese, fissate per il 21 agosto. Nella nota, a firma di mons. Philip Wilson, presidente della Acbc, i presuli sottolineano di non voler dare indicazioni precise di voto, ma di sapere che, “in periodo elettorale, molti guardano alla Chiesa per avere un consiglio sui temi più rilevanti”. “Abbiamo il privilegio – scrivono i vescovi – di vivere in un Paese democratico come l’Australia, in cui votare è importante. Per questo, chiediamo alla popolazione di prendere in seria considerazione il proprio voto, di pensare attentamente ai temi rilevanti sia a livello locale che nazionale, e di valutare ciò che è importante non solo per i singoli, ma anche per tutta l’Australia”. Poi, la Acbc sottolinea: “Molti cattolici sono giustamente coinvolti nei partiti politici”, ma “la Chiesa australiana non rientra in alcun schieramento”. Tuttavia, essa suggerisce “sei criteri essenziali” sulla base dei quali valutare “i politici, i partiti e la campagna elettorale”. I sei criteri non sono altro che sei diritti fondamentali che la Chiesa chiede vengano riconosciuti, ovvero: “il diritto, per ogni persona, alla dignità umana; ad avere cibo, alloggio e protezione; il diritto di avere un accesso paritario all’educazione, alla sanità, al lavoro e ai servizi di base; il diritto, sia per la generazione attuale che per quelle future, di vivere in un ambiente sicuro, salutare e sano; il diritto-dovere di ciascuno di contribuire alla società secondo le proprie possibilità e, infine, il diritto, per ogni persona, di vivere secondo il proprio credo, finché esso non vada contro i diritti degli altri”. E ancora, i vescovi australiani ricordano altre priorità ritenute fondamentali dalle associazioni cattoliche: innanzitutto, la libertà religiosa, perché “in una società con una varietà di credenti e non credenti, ci deve essere il rispetto dell’altro”. Così come centrale è la dignità umana, poiché “il valore della vita dell’uomo deve essere rispettato a tutti i livelli”. Poi, i presuli auspicano un servizio sanitario efficiente, che “sovvenzioni i servizi per la salute mentale e migliori le cure per gli anziani” e una maggiore attenzione per la giustizia sociale, in modo che “in un Paese ricco come l’Australia”, chi ha difficoltà a sopravvivere sia aiutato da chi ha più possibilità. Inoltre, per i migranti e i rifugiati, i vescovi chiedono “un trattamento dignitoso e in accordo con la legge internazionale”; per le donne auspicano “protezione da tutte le forme di violenza”, ottenibile incrementando le pari opportunità e sostenendo il congedo parentale retribuito. Il pensiero della ACBC va poi ai nativi: “Finché i più svantaggiati fra loro non avranno superato le attuali condizioni di vita da Terzo Mondo – si legge nella nota – tutti gli australiani devono vergognarsi e lavorare insieme per cambiare la situazione”. Un altro appello riguarda i disabili: per loro, la Chiesa australiana chiede “il diritto ad una qualità di vita pari a quella degli altri cittadini” ed un miglioramento nei servizi di assistenza. Gli ultimi due temi affrontati nella dichiarazioni riguardano l’ambiente e l’educazione: il primo da tutelare, non solo per il presente, ma anche per il futuro; la seconda da sostenere attraverso finanziamenti scolastici equi e rispettando le scelte dei genitori. Infine, la Chiesa australiana ricorda il proprio contributo nella costruzione della società, contributo portato avanti attraverso “scuole, università, ospedali, servizi di assistenza, cure per gli anziani, relazioni internazionali e lotta alla povertà locale e nel resto del mondo”. Le elezioni del 21 agosto, lo ricordiamo, sono state indette da Julia Gillard, esponente laburista e prima donna premier della storia australiana. Secondo gli ultimi sondaggi, il partito Labour sarebbe favorito per la conquista di un secondo mandato triennale; il partito conservatore sembra comunque risalire nei consensi. (A cura di Isabella Piro) RealAudioMP3







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