Migliaia di giovani a Santiago de Compostela. Mons. Barrio: Chiesa viva nonostante
le difficoltà
Prosegue il Pellegrinaggio europeo dei giovani a Santiago de Compostela. Circa 12
mila i ragazzi che partecipano al Cammino in occasione del Giubileo Giacobeo: in gran
parte sono spagnoli e portoghesi, ma in tanti sono giunti anche dagli altri Paesi
del Vecchio continente. La giornata odierna è stata dedicata alle catechesi e al Sacramento
della Riconciliazione. Da Santiago de Compostela ci riferisce Marina Tomarro:
“Se qualcuno
di voi durante il cammino o in queste giornate di grazia sente che il Signore lo chiama
a donarsi totalmente a lui e ai fratelli non abbiate paura, rispondete alla sua chiamata
con un gioioso: 'sì, ti seguo'” E’ con un invito alle vocazioni sacerdotali che si
è aperta questa mattina la catechesi del cardinale Antonio Canizares Llovera, prefetto
della Congregazione per il culto divino, che ha parlato nella chiesa di San Francesco
a pochi metri dalla cattedrale a centinaia di giovani. "Tutti noi abbiamo una chiamata
– ha continuato – e dobbiamo capire cosa Dio vuole da noi. San Giacomo lo ha seguito
lasciando tutto cio che aveva, ed gli e stato fedele fino alla fine. Prendete esempio
da lui, solo cosi sarete felici!” Il cardinale ha chiesto ai ragazzi di diventare
testimoni del Vangelo in una società che ha sempre piu bisogno della verità e della
luce della parola di Dio. Tra le catechesi, svolte questa mattina, anche quella del
cardinale Antonio Maria Ruoco Varela, arcivescovo di Madrid che ha ricordato ai numerosi
giovani presenti l’appuntamento per la prossima Giornata mondiale della gioventu.
Questa sera allo stadio di San Lazzaro si svolgerà la Veglia di chiusura dell’incontro
presieduta dal cardinale Stanislao Rylko, presidente del Pontificio consiglio per
i laici.
Sul Pellegrinaggio europeo dei giovani, Marina Tomarro
ha raccolto il commento dell’arcivescovo di Santiago de Compostela, mons. Julián
Barrio Barrio:
R. - Vedendo
questi giovani, si vede che la Chiesa è giovane, che la Chiesa è viva, che la Chiesa
ha veramente tante cose da dire in questi momenti, malgrado le difficoltà e i problemi
che tutti noi che formiamo la Chiesa possiamo avere. Anche per i giovani riscoprire
questa comunione con la Chiesa, questo sentirsi nella Chiesa e con la Chiesa, è molto
importante, in particolare facendolo attraverso la figura dell’Apostolo San Giacomo.
D.
- Molti di questi giovani per arrivare a Santiago hanno percorso un Cammino: cosa
vuol dire il Cammino, paragonandolo anche un po’ a quello che è poi la loro vita quotidiana?
R.
- Grazie a Dio, tutti quanti hanno fatto questo Cammino di non pochi chilometri per
arrivare a Santiago e questo è stato certamente un bene, proprio perché il Cammino
è la metafora della nostra vita. Nel Cammino trovano lo spazio e il tempo per riflettere,
per domandarsi cosa sia veramente il Signore per loro e chi sono loro per il Signore.
Sono domande, queste, che durante il pellegrinare possono rivolgersi. Il Cammino ci
dà l’opportunità di fare una preghiera personale, ma anche di pregare insieme agli
altri giovani che compiono lo stesso cammino. Io penso che durante il Cammino si riscopra
questa necessità di spiritualità che oggi sentiamo. (Montaggio a cura di
Maria Brigini)