Sentinelle del mattino: in missione sulle spiagge italiane per portare la Parola di
Dio
L’estate come occasione di evangelizzazione. E’questa la sfida delle “Sentinelle del
mattino”, un gruppo di ragazzi provenienti da varie diocesi italiane, che si propone
di portare la parola di Dio nei luoghi di villeggiatura. Michele Raviart ha
intervistato don Andrea Brugnoli, promotore del progetto.
R. – L’idea
è molto semplice: risvegliare quel mandato missionario che ogni cristiano ha ricevuto
il giorno del suo battesimo. D’inverno andiamo nei luoghi della movida, nelle piazze
e nelle strade e d’estate invece cerchiamo di raggiungere i giovani, lì dove sono,
quindi sulle spiagge e nei luoghi di divertimento.
D. – Come avviene
il contatto con i giovani e come vengono accolte le "Sentinelle del mattino"?
R.
– I giovani sono raggiunti da altri giovani. La risposta, il più delle volte, è davvero
una sorpresa. Il nostro scopo non è quello di convincere le persone, ma semplicemente
di raggiungerle con un invito molto semplice: “Dio non è arrabbiato con te, ti ama,
ti perdona; è venuto a cercarti e questa sera se vuoi, puoi incontrarlo”. Ci sono
oggi dei giovani che, due a due, come gli apostoli, vanno ad annunciare la loro fede,
prendendosi dei giorni di ferie, non per se stessi e per il loro divertimento, ma
per questo compito.
D. – Chi sono i giovani evangelizzatori e da quali
esperienze provengono?
R. – Noi abbiamo in mezzo a noi moltissimi evangelizzatori,
che abbiamo pescato proprio dalla strada, in situazioni talvolta di emarginazione,
talvolta anche di sballo: gente che andava ad ubriacarsi, gente che non conosceva
la fede, non conosceva il Signore e che gradualmente ha scoperto questa dimensione
della vita. Oggi loro sono i migliori evangelizzatori, perché vanno a raccontare ai
loro coetanei: “Guarda, anch’io ero come te”. E come diceva Giovanni Paolo II, cercando
il divertimento, talvolta anche lo sballo, non sanno di cercare la fonte della bellezza
e della gioia, che è proprio Gesù.