Migliaia di giovani in pellegrinaggio a Santiago de Compostela
“Come l’Apostolo Santiago amico del Signore”. E’ il tema della “Pej 2010”, il Pellegrinaggio-incontro
dei giovani che si è aperto ieri pomeriggio a Santiago de Compostela. All’evento,
che si concluderà domenica prossima, partecipano ragazzi provenienti in gran parte
da diocesi spagnole e portoghesi: tanti anche i giovani giunti da altri Paesi europei.
Ieri pomeriggio, il caloroso benvenuto di mons. Julian Barrio Barrio, arcivescovo
di Santiago de Compostela, che ha accolto gli oltre 8 mila ragazzi riuniti nella Plaza
del Obradoiro della città galiziana. Il servizio di Marina Tomarro da Santiago
de Compostela:
Un’esplosione
colorata di gioia, di musica e canti che ha saputo però dare spazio anche alla preghiera
e alla riflessione. “Mentre percorrevate il Cammino per giungere qui - ha spiegato
mons. Barrio Barrio ai presenti - nel silenzio avete potuto leggere nella vostra anima.
Vi siete chiesti chi è per voi Cristo e cosa voi rappresentate per Lui. Ora che siete
giunti qui, guardate con speranza al vostro futuro: è il Signore che vi ha chiamato
a fare questo pellegrinaggio. E il cammino non è terminato, il viaggio migliore comincia
adesso, nella vostra vita!”. L’arcivescovo di Santiago de Compostela ha ricordato
ai giovani la figura dell’Apostolo Giacomo, che si affidò completamente al Signore,
cambiò la sua vita e arrivò fino ai confini della terra per annunciare il Vangelo,
offrendo tutto se stesso, fino al sacrificio ultimo. Non dimenticando la presenza
in questi giorni della Croce delle Giornate Mondiali della Gioventù, che si svolgerà
il prossimo anno a Madrid, il presule ha invitato i giovani a vivere questo momento
come un anticipo gioioso del prossimo.
Per una testimonianza su come i
ragazzi stanno vivendo questa esperienza di fede, Marina Tomarro ha intervistato
uno dei giovani pellegrini spagnoli:
R. – E’ sempre
una bella occasione per portare la fede nelle strade, per vedere che la Chiesa in
Spagna ha ancora un volto giovane, che ha ancora futuro e ha ancora qualcosa da dire
alla società. A volte ci troviamo in situazioni di confronto che ci fanno vedere questo
orizzonte della fede, che alla fine è il vero orizzonte della realtà, e cioè che il
cristianesimo in questa nostra terra è ancora presente, è ancora vivo e la fede ha
ancora qualcosa da dire ai giovani, qualcosa da dire alle famiglie, qualcosa da dire
alla società e alla costruzione della società. E allora questi momenti di incontro,
come questo pellegrinaggio europeo, nel cuore dell’Anno Santo Compostelano, ci offre
questa opportunità di testimoniare la fede davanti a tutti.
D. – Queste
giornate sono anche un invito ai giovani europei a partecipare l’anno prossimo alla
Gmg di Madrid?
R. – Sì, infatti, per noi è stata anche una prova. Da
questo altoparlante di Santiago si alza la voce che chiama tutti gli europei e tutti
i giovani del mondo a venire a Madrid l’anno prossimo.