La ripresa dei colloqui
di pace tra Israele e Palestina mette in movimento chi vuole frenare la pace in Medio
Oriente. Secondo mons. Bechara Rai, vescovo maronita di Byblos (Libano), "in questi
giorni c'è una forte minaccia contro il Libano" e c'è preoccupazione "per gli eventi
verificatisi nel Sud del Paese" con Israele che si sommano "ad altre tensioni che
riguardano la crisi economica e la situazione interna". Per Janiki Cingoli, direttore
del Centro italiano per la Pace in MO, la stessa Siria, dopo le aperture ad
Israele, rischia di sentirsi estraniata dai colloqui di pace, mentre Hesbollah, coinvolto
nel caso Hariri, ha interesse a mantenere alta la tensione contro Israele per favorire
un fronte unico all'interno del Libano.