Allarme del Celam per disoccupazione e precariato in America Latina
Il seminario del Celam “La Pastorale del mondo del lavoro in un’economia globalizzata:
organizzazione e prospettive”, che si è tenuto a Santiago del Cile dal 26 al 30 luglio,
si è concluso con un documento finale che è una vera e propria lettera aperta rivolta
agli attori del mondo del lavoro. In questo modo, riferisce l’agenzia Fides, il Dipartimento
di Giustizia e solidarietà del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) ha voluto
dare le sue indicazioni sulla materia: promuovere la cultura della dignità del lavoro
e dei diritti del lavoratore, potenziare le aree di formazione, riflessione e conoscenza
della realtà mondiale e il suo impatto sulla vita dei lavoratori, diffondere la dottrina
sociale della Chiesa, incoraggiare il dialogo sociale per incidere nei cambiamenti
del mondo del lavoro. Al seminario hanno preso parte agenti pastorali di Argentina,
Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Honduras, Messico, Panama, Paraguay,
Perù, Porto Rico, Repubblica Dominicana e Venezuela. Il documento esprime forte preoccupazione
per la situazione di vita e lavoro di milioni di persone dell’America Latina e dei
Caraibi: divario sociale, condizioni di vita precaria, disoccupazione, mancanza di
sicurezza sono i principali problemi che affliggono il continente. “A fronte di questa
situazione dolorosa, come discepoli missionari – è scritto – affermiamo con i nostri
vescovi che il lavoro garantisce la dignità e la libertà umana ed è probabilmente
la chiave essenziale di tutta la questione sociale”. La lettera aperta si conclude
con l’impegno di proseguire nel solco della ricerca della dignità nel lavoro con l’invocazione
alla Madonna di Guadalupe che difende i piccoli. (R.B.)