2010-08-05 16:00:49

Perù: un missionario italiano rischia il carcere per il suo sostegno agli indios


È iniziato ieri nella cittadina di Lamas, distretto di Yurimaguas, in Perù, il nuovo processo al missionario marchigiano padre Mario Bartolini, 72 anni, 30 dei quali trascorsi nel Paese andino. Il sacerdote, che dall’inizio dell’anno si trova ai domiciliari in attesa di sentenza, è accusato di aver appoggiato le manifestazione indigene del giugno 2009, iniziate pacificamente e poi sfociate nel sangue dopo la carica dell’esercito. Per lui l’accusa ha chiesto 11 anni. “Un nuovo pretesto per colpire l’attività umanitaria del missionario che vede di nuovo come regista occulto la stessa multinazionale interessata a mettere le mani sui territori del distretto – scrivono sul sito dell’organizzazione per la Cooperazione della lotta contro la povertà – la pretestuosa riapertura di un caso già archiviato in cui il missionario era stato accusato d’istigazione al suicidio di una persona della sua parrocchia, reato per il quale il missionario era stato riconosciuto del tutto estraneo”. La sentenza era attesa per il 15 giugno, poi è stata rimandata e nel frattempo altri ecclesiastici sono stati coinvolti in episodi poco piacevoli: “Si apre un nuovo fronte che fa capire come non si tratti tanto della vicenda di un singolo individuo, il nostro missionario – scrive ancora la Onlus sul proprio sito – ma di un intero settore della Chiesa cattolica, la Chiesa dell’Amazzonia”. Infatti il missionario inglese Paul Mc Auley, fondatore della Red Ambiental Loreto a Iquitos, si è visto revocare il suo ventennale permesso di residenza con l’ingiunzione di lasciare il Paese entro sette giorni a causa dell’appoggio dato alle manifestazioni di indigeni che hanno avuto luogo l’anno scorso nella sua regione. La stampa locale, inoltre, riferisce di altri tre missionari che rischierebbero l’espulsione: il gesuita spagnolo Francesco Muguiro, il vescovo di Buleliana e vicario apostolico di Yurimaguas, il basco José Luis Astigarraga Lizarralde, e il vescovo di Chulucanas, lo statunitense Daniel Turley. Tutti e tre, però, hanno già ottenuto la cittadinanza peruviana. La vicenda di padre Bartolini è seguita in modo particolare dall'associazione ALOE Onlus sul suo sito "www.aloemission.org" (R.B.)







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