2010-08-05 16:02:09

Al cardinale Ortega il Premio dei Cavalieri di Colombo "Gaudium et Spes”


Martedì scorso a Washington, l’arcivescovo dell’Avana, Jaime Ortega Alamino ha ricevuto da parte dei Cavalieri di Colombo il prestigioso Premio “Gaudium et spes”. Nella giornata di ieri, poi, il porporato ha incontrato prima il generale James Jones, consigliere del Presidente Obama per la sicurezza nazionale e poi, nella sede della nunziatura, ha ricevuto il diplomatico Arturo Valenzuela, segretario aggiunto del Dipartimento di Stato per l’America Latina. I due alti funzionari statunitensi hanno definito le rispettive conversazioni “molto gradevoli e utili” specificando di aver parlato con il cardinale della situazione dei dissidenti politici liberati e di coloro che, a loro giudizio, dovrebbero essere ancora liberati, “senza condizioni e senza l’obbligo di lasciare il Paese”. All’arcivescovo dell’Avana è stato chiesto di interessarsi alla liberazione del cittadino Usa Alan Gross, ingegnere arrestato nel dicembre scorso con l’accusa di spionaggio. Già in occasione della consegna del Premio dei Cavalieri di Colombo, il porporato aveva fatto riferimento al processo ai dissidenti politici in corso a Cuba e aveva parlato delle azioni intraprese con la Conferenza episcopale, per risolvere una situazione delicata sia dal punto di vista umano, sia da quello sociale. Il cardinale ha anche ringraziato i Cavalieri di Colombo per il loro sostegno all’arcidiocesi della capitale: grazie a quest’ aiuto, e a quello di altri organismi cattolici, nel mese di novembre potrà essere inaugurato il nuovo Seminario dell’Avana intitolato a “San Carlos y San Ambrosio”. Sottolineando il permanente interesse evangelico della Chiesa per tutto ciò che “riguarda la giustizia e il bene comune”, il cardinale ha così illustrato gli ultimi eventi del suo Paese e le sue conversazione con il Presidente Raùl Castro: “Questi colloqui della Chiesa non hanno precedenti e hanno rappresentato un importante riconoscimento sociale dei cattolici. Ci attendiamo che questo dialogo che ci impegna in prima persona abbia uno sbocco positivo. Vi chiediamo, dunque, di pregare per questa causa e per la nostra Chiesa a Cuba”. In seguito, l’arcivescovo dell’Avana ha ricordato quanto detto recentemente dal portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi: “Il ruolo cruciale assunto nel processo di dialogo cubano dal cardinale Ortega Alamino e da mons. Dionisio García, presidente dell'episcopato, è stato reso possibile dal fatto evidente che la Chiesa cattolica è profondamente radicata nel popolo e interprete attendibile del suo spirito e delle sue attese”. Il porporato, prima di concludere, citando ancora il portavoce della Santa Sede ha sottolineato: la Chiesa “non è una realtà estranea, non fugge nei tempi di difficoltà. Porta sofferenze e speranze, con dignità e con pazienza, senza servilismo ma anche senza cercare di accrescere le tensioni e di eccitare gli animi, al contrario, con l'impegno continuo di aprire strade alla comprensione e al dialogo”. (A cura di Luis Badilla)







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