Appello del Papa per gli alluvionati di Pakistan e Afghanistan e per la Russia colpita
dagli incendi
Al termine dell’udienza generale, Benedetto XVI ha lanciato stamani un accorato appello
per le popolazioni di Pakistan e Afghanistan, colpite da alluvioni e inondazioni che
hanno causato in questi giorni oltre 1400 morti e centinaia di migliaia di sfollati.
Il Santo Padre ha ricordato anche un altro dramma, quello degli incendi che in Russia
hanno provocato la morte di almeno 48 persone. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Il pensiero
del Papa è andato alle popolazioni colpite, in questo periodo, da gravi calamità naturali,
che hanno causato perdite di vite umane, feriti e danni, lasciando numerose persone
senza tetto:
“In modo particolare, penso ai vasti incendi nella Federazione
Russa e alle devastanti alluvioni in Pakistan e in Afghanistan. Prego il Signore per
le vittime e sono vicino spiritualmente a quanti sono provati da tali avversità. Per
essi chiedo a Dio il sollievo nella sofferenza e il sostegno nelle difficoltà. Auspico,
inoltre, che non venga a mancare la solidarietà di tutti”.
Le inondazioni
in Pakistan hanno portato orrore e devastazione come sottolinea la suora domenicana
di Santa Caterina da Siena, suor Gabriella Seganti, raggiunta
telefonicamente a Faisalabad:
R. – Tutte le zone che sono attorno ai
grandi fiumi, sono allagate. L’acqua è molto alta e distrugge tutte le case, specialmente
nelle campagne dove ci sono parecchi morti, perché le persone non fanno in tempo a
scappare. Naturalmente, chi scappa ha perso tutto: la casa, gli animali, i raccolti
sono completamente distrutti. Ora la pioggia continua ed è questo il guaio.
D.
– Cosa state facendo voi come missionari per cercare di aiutare la popolazione?
R.
– Quelle famiglie che possiamo raggiungere le raggiungiamo, ma ci sono anche tanti
parenti delle nostre suore di cui non si sa cosa sia successo. Cercano di stabilire
contatti in qualche maniera, ma a molti parenti non si sa cosa sia successo e dove
siano. Per noi è impossibile andare in quelle zone dove l’acqua è alta. Durante questo
periodo ci sono i monsoni che vengono dall’India, ma una situazione così distruttiva
come questa volta non si era mai verificata.
D. – E poi c’è anche grande
preoccupazione per il rischio di carestie…
R. – Sono morti tanti animali
... Ci vuole anche l’assistenza, le medicine. La gente che ha perso tutto è tanta
e non so come faranno. E’ un problema molto grande. Bisogna capire come alloggiare,
come vestire, come dare da mangiare a tutte queste migliaia di persone che hanno perso
tutto.
D. – Come suore missionarie domenicane in Pakistan, volete lanciare
un appello?
R. – L’appello è che chiunque può dare qualche aiuto economico
intervenga con urgenza. Speriamo che ci sia un po’ di tranquillità per poter poi raggiungere
le persone e aiutarle.
Un altro Paese devastato da calamità naturali
è la Russia. Il Patriarca ortodosso di Mosca e di tutte le Russie, Kirill,
ha chiesto ai vescovi delle diocesi colpite dagli incendi di organizzare la rete di
soccorsi per le migliaia di persone che hanno perso le proprie abitazioni a causa
dei roghi divampati a seguito dell’eccezionale ondata di calore che ha fatto salire
le temperature fino alla soglia dei 40 gradi.