2010-08-02 16:12:06

Si riunisce a Roma il Forum sulla sicurezza nel Mediterraneo


Si propone di rispondere a tutti gli interrogativi inerenti alla sicurezza del settore, il Forum “Piattaforme petrolio-gas” che si svolgerà a Roma giovedì 5 agosto e a cui prenderanno parte l’associazione Fare ambiente, l’Eurispes e il Consiglio nazionale degli ingegneri. Tra le questioni affrontate, riferisce il Sir, “le garanzie di un’operatività in condizioni di sicurezza nel Mediterraneo” per evitare il ripetersi di disastri ambientali come quello del Golfo del Messico e “offrire elementi conoscitivi sulle iniziative in atto da parte delle compagnie e degli Stati”. Nel Mar Mediterraneo, attualmente, si trovano 131 piattaforme tra italiane e straniere: il 90 per cento si occupa dell’estrazione di gas; il restante 10 di quella di petrolio. "Fare ambiente" ha presentato un progetto di monitoraggio delle operazioni che contempla, allo stesso tempo, la valorizzazione dell’ambiente marino, il recupero e il riutilizzo degli impianti al termine delle operazioni di sfruttamento. Le piattaforme, inoltre, quasi tutte nell’Adriatico e nel Canale di Sicilia, si trovano a una distanza media di 21 km dalla costa, molto più vicino che in altre parti del mondo. Ciò crea comunque l’interrogativo su chi dei 22 Stati che si affacciano nel Mediterraneo debba intervenire, in caso di necessità, dal momento che ciascuno di essi, in base alle convenzioni vigenti, ha autorità solo all’interno delle proprie acque territoriali: fino a 12 miglia nautiche dalla costa. (R.B.)







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