2010-08-02 15:41:39

Pellegrinaggio dei ministranti a Roma: mercoledì l'incontro col Papa in Piazza San Pietro


“Bere alla vera fonte”: il motto dei giovani ministranti europei in arrivo a Roma per partecipare al decimo pellegrinaggio, promosso dal Cim (Coetus Internationalis Ministrantum), l’associazione - presieduta dal vescovo ausiliare di Basilea mons. Martin Gächter - che riunisce i responsabili del settore nei diversi Paesi. L’incontro in due giornate culminerà con l’udienza generale del Papa. Domani, in piazza San Pietro, la presentazione di un’imponente statua di San Tarcisio, patrono dei ministranti, opera dell’artista svizzero Bernhard Lang, che verrà collocata nelle catacombe di san Callisto, dove si trova il sepolcro del giovinetto, lapidato nella seconda metà del III secolo. Il programma dell’evento è stato presentato stamane in una conferenza stampa nella sede della nostra emittente. Il servizio di Roberta Gisotti: RealAudioMP3

Oltre 50 mila, adolescenti e giovani, tra i 14 e i 25 anni, provenienti in gran parte dalla Germania, oltre che da Austria, Ungheria e Italia sono attesi per questo pellegrinaggio cui prenderanno parte anche delegazioni di Svizzera, Belgio, Slovacchia, Polonia, Croazia, Francia, Romania, in tutto 12 Paesi. Un evento che si annuncia di condivisione e di festa, per promuovere il servizio d’altare di bambini, ragazzi, una volta chiamati chierichetti, ed oggi anche di bambine e ragazze; un servizio che aiuta a valorizzare la celebrazione liturgica, un’esperienza che per alcuni segna l’inizio di una vocazione al sacerdozio. Mons. Martin Gächter, presidente del Cim:

R. - Per i giovani è molto importante incontrarsi tra le diverse nazioni, vedere Roma - per molti è la prima volta - e vedere anche il Papa! Ma, noi vogliamo soprattutto approfondire l’amore per Gesù e per l’Eucaristia. Io vedo che sempre più le parrocchie hanno coscienza dell’importanza di formare un bel gruppo di ministranti. E, questa responsabilità viene crescendo.

D. - E’ dunque una grande occasione e per alcuni è anche l’inizio di un cammino che può portare alla vocazione sacerdotale...

R. - Si, e non soltanto per divenire sacerdote ma per divenire cristiani. Non parliamo più infatti di chierichetti come fate in Italia, perché chierichetto vuol dire piccolo clero, mentre abbiamo anche delle ragazze. Questi incontri dimostrano le possibilità di questa esperienza.

Un pellegrinaggio che cade quest’anno in un periodo doloroso per la Chiesa universale a seguito dei tanti scandali sulla pedofilia emersi in molti Paesi. Questa festa – ha spiegato il vicepresidente del Cim, Peter Hahnen – sta a dimostrare la vitalità della presenza dei giovani nella Chiesa. Una festa – ha aggiunto - che non elude i problemi e le preoccupazioni e gli sforzi per migliorare la vigilanza.

Domani mattina tutti i ministranti si ritroveranno nella Basilica di San Paolo fuori le Mura per partecipare alla Messa prevista alle 10.30. Nel pomeriggio, ragazzi e giovani converranno in Piazza San Pietro, dove ad un momento ricreativo di giochi e musica seguirà alle 17 una Veglia di preghiera. In questa occasione verrà presentata la nuova statua di San Tarcisio, patrono dei ministranti, dello scultore svizzero Bernhard Lang, opera imponente alta cinque metri per quattro tonnellate di peso, che verrà collocata nelle catacombe di San Callisto, dove si trova il sepolcro del giovinetto, lapidato nella seconda metà del III secolo durante le persecuzione cristiane, stringendo al petto l’Eucarestia che rifiutò di consegnare ai pagani.

La due giorni romana dei ministranti europei culminerà mercoledì mattina con l’atteso incontro con Benedetto XVI, previsto all’udienza generale.







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