L’associazione Rondine chiude il “Viaggio di Amicizia” incontrando il Patriarca
di Costantinopoli
“Occorre eliminare ogni forma di fanatismo religioso che purtroppo esiste ancora oggi,
così come bisogna eliminare la guerra nel nome delle religioni”. Suona così l’accorato
appello lanciato dal Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, in occasione
dell’incontro di ieri con la delegazione di Rondine – Cittadella della Pace, giunta
a Istanbul a conclusione del “Viaggio di Amicizia” nel Caucaso del Sud e in Turchia.
Nei colloqui con gli esponenti dell’associazione, di cui riferisce la Zenit, Bartolomeo
I ha espresso tutto il suo apprezzamento per l’esperienza di convivenza e di dialogo
che Rondine vive ogni giorno grazie allo Studentato Internazionale, accogliendo studenti
provenienti da diverse aree di conflitto. “Siamo felici che gli ideali di Rondine
della convivenza e del dialogo siano nel vostro cuore – ha detto il Patriarca - e
che vivete e lavorate insieme per preparare le nuove generazioni. Speriamo e preghiamo
che il mondo di domani sia migliore di quello di oggi. Il mondo nuovo ha bisogno di
questi giovani”. Il Patriarca ha apprezzato lo spirito della Cittadella della Pace:
“l’esperienza di Rondine è molto interessante ed è più preziosa di quella dell’Università
e dei libri. Perché secondo il Vangelo occorre amarsi, amarsi gli uni gli altri. E
il mondo di oggi ha bisogno di amore, comprensione e rispetto reciproco”. Il capo
della Chiesa ortodossa ha poi tracciato un bilancio della situazione del dialogo con
gli ortodossi: “Il nostro Patriarcato sente questa responsabilità di servire il dialogo
tra cristiani ma prestiamo particolare attenzione anche al dialogo interreligioso
e interculturale. Il nostro Patriarcato – ha ribadito - è sempre un ponte di dialogo
per servire la causa dell’unità tra cristiani”. Bartolomeo I ha infine ricordato la
visita di Papa Benedetto XVI in Turchia nel 2006: “La memoria della presenza di Benedetto
XVI in Turchia è sempre viva qui da noi”. Nella delegazione di Rondine erano presenti
anche studenti ortodossi e musulmani. A questi ultimi, Bartolomeo I ha voluto augurare
un buon Ramadam. A Magomed, un giovane proveniente dalla Cecenia, il Patriarca ha
illustrato un prezioso esemplare del corano in greco e arabo. Al termine dell’incontro,
Bartolomeo I ha avuto un breve colloquio privato con il presidente dell’Associazione
Rondine, Franco Vaccari, assicurando la collaborazione del Patriarcato per poter far
arrivare presto un giovane studente dalla Turchia alla Cittadella della Pace di Arezzo.
Una giovane ha consegnato al Patriarca ortodosso una rondine d’argento e Bartolomeo
I, indossandola, ha assicurato: “Rondine ha un nuovo amico”. (M.G.)