2010-07-30 11:45:56

La Chiesa è giovane e gioiosa nonostante le sofferenze: così il Papa al termine del film sui cinque anni del suo pontificato


La Chiesa, benché soffra tanto, è una Chiesa gioiosa ed è una Chiesa giovane: è quanto ha detto ieri pomeriggio il Papa al termine del film “Cinque anni di Papa Benedetto XVI”, proiettato nella Sala degli Svizzeri del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo e prodotto dalla Bayerischer Rundfunk. Autore e regista dell’opera è Michael Mandlik, il produttore esecutivo il prof. Gerhard Fuchs. Ce ne parla Sergio Centofanti. RealAudioMP3

(Inno alla Gioia di Beethoven)

Il Papa ha avuto parole di ringraziamento per quanti hanno collaborato alla realizzazione di “questo viaggio spirituale straordinario” che ha permesso di rivivere momenti significativi di questi cinque anni del suo servizio petrino e della vita della Chiesa stessa:

“È stato per me personalmente molto commovente vedere alcuni momenti, soprattutto quello nel quale il Signore impose sulle mie spalle il servizio petrino. Un peso che nessuno potrebbe portare da sé con le sue sole forze, ma lo può portare soltanto perché il Signore ci porta e mi porta”.

Quindi, ha così commentato la sintesi operata nel film dei tanti eventi vissuti nel suo pontificato:

“Abbiamo visto in questo filmato, mi sembra, la ricchezza della vita della Chiesa, la molteplicità delle culture, dei carismi, dei doni diversi che vivono nella Chiesa e come in questa molteplicità e grande diversità vive sempre la stessa, unica, Chiesa. E il primato petrino ha questo mandato di rendere visibile e concreta l'unità, nella molteplicità storica, concreta, nell'unità di presente, passato, futuro e dell'eterno”.

Il Papa, infine, esprimendo il suo apprezzamento per l’opera filmica, ha fatto una riflessione sulla situazione attuale della Chiesa:

“Abbiamo visto che la Chiesa anche oggi benché soffra tanto, come sappiamo, tuttavia è una Chiesa gioiosa, non è una Chiesa invecchiata, ma abbiamo visto che la Chiesa è giovane e che la fede crea gioia. Perciò ho trovato molto interessante, un'idea bella, quella di inserire tutto nella cornice della nona sinfonia di Beethoven, dell'«Inno alla gioia», che esprime come dietro tutta la storia ci sia la gioia della nostra redenzione. Ho trovato anche bello che il film finisca con la visita presso la Madre di Dio, che ci insegna l'umiltà, l'obbedienza e la gioia che Dio è con noi”.

(Inno alla Gioia di Beethoven)







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