2010-07-28 14:47:45

Pellegrinaggio di giornalisti cattolici da Pistoia a Santiago de Compostela


Da Pistoia a Santiago de Compostela, è il cammino che un gruppo di giornalisti di media cattolici nazionali inizierà questa sera per giungere il 5 agosto nella città spagnola, dove secondo la tradizione riposano le spoglie dell’Apostolo Giacomo. L’iniziativa, promossa dall’associazione per la salvaguardia del creato Greenaccord e dalla diocesi di Pistoia, si va ad inserire tra gli avvenimenti di questo Anno Santo Giacobeo. Marina Tomarro ha intervistato sul tema Alfonso Cauteruccio, di Greenaccord:RealAudioMP3

R. - Poche settimane fa Greenaccord ha tenuto un forum per i giornalisti della stampa cattolica a Pistoia, sul tema “L’umanità in cammino nel Creato”. Il 2010 è l’Anno Compostelano e Pistoia è spiritualmente molto legata a Santiago de Compostela, proprio perché in questa città è conservata una reliquia di San Giacomo. Quindi, data la ricorrenza, la diocesi di Pistoia ha organizzato un pellegrinaggio dei giovani a Santiago de Compostela. Ci siamo allora chiesti, come conclusione logica di questo incontro, perché non mandare un gruppo di giornalisti a condividere l’esperienza del cammino insieme ai giovani? E questo per capirne le motivazioni, per interiorizzare anche questo tipo di esperienze e per parlarne poi alla gente comune attraverso i mezzi di comunicazione.

D. - Greenaccord promuove la salvaguardia del creato, ma in che modo l’ambiente incontra il Cammino di Santiago?

R. - Direi che c’è un legame fortissimo e questo anzitutto perché quando si è soli, sulla strada, immersi nella natura, il primo impatto è proprio quello di sentirsi immersi nel creato. Così facendo riusciamo ad immergerci in noi stessi e a capire la dimensione più interiore del nostro essere e a saper soprattutto leggere nella natura, nei segni che ci vengono dal creato, l’immagine di Dio, la sua impronta, quello che ci vuole comunicare.

D. - Quali sono gli obiettivi di questo viaggio?

R. - Puntiamo anzitutto a documentare la crescita dei giovani durante il cammino: con quale spirito partono, come vivono il cammino e cosa riportano poi nelle loro case. Sarà bello sentire anche la crescita umana dei giornalisti stessi, che vivranno con noi questa esperienza. Noi diciamo ai giornalisti: “Siate viandanti e non sedentari; non accontentavi di stare solo al vostro tavolo di lavoro”. E’ certamente una esperienza da “inviati” e questa è proprio l’esperienza che vorremmo far compiere anche ai giornalisti. Ci sembra un’esperienza molto ricca e soprattutto un qualcosa che documenta la vita vera e la bellezza di stare insieme agli altri ed immersi nella natura. Tutto questo, a mio avviso, rappresenta una tale ricchezza che vorremmo far comprendere anche alla gente che ci accompagnerà attraverso i giornali e la televisione in questo nostro viaggio fino a Santiago.







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