2010-07-28 14:35:36

Indonesia: in aumento gli attacchi contro i cristiani


I primi sette mesi del 2010 sono stati segnati in Indonesia da un triste record, quello del più alto numero di attacchi contro i cristiani. E’ quanto emerge dal rapporto stilato dal ‘Setara Institute for Peace and Democracy’. Da gennaio a luglio gli attacchi contro comunità cristiane sono stati almeno 28. Nel 2009 invece erano stati 18. Su questi dati si sofferma mons. Yohanes Subagyo, vicario generale dell’arcidiocesi di Jakarta, intervistato da Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3

R. – Si devono vedere bene gli aspetti di ogni caso. Penso che il problema non si possa semplificare, non è un problema soltanto religioso, ma soprattutto si tratta della conoscenza tra i fedeli perché se non ci conosciamo bene gli uni gli altri, non possiamo vivere come fratelli e sorelle. Io vedo che la via di uscita, la speranza, è che vediamo più la luce che il buio del problema. Vedo più lo spirito di fratellanza. Vedo più risurrezione che il peso della croce.

D. - Dunque, la luce del Vangelo prevale sempre sull’oscurità anche quando gli ostacoli sono apparentemente insormontabili...

R. - Posso dire che nella nostra arcidiocesi, ad esempio, c’è stata qualche difficoltà nell’edificare chiese. Noi non vogliamo risolvere il problema soltanto legalmente. Impariamo che dobbiamo essere umili. I cattolici devono diventare una benedizione per quelli che vivono intorno. Dunque la nostra presenza deve essere accettata nello spirito di fratellanza.

D. – Fratellanza che alcune sette cristiane non perseguono...

R. – Ci sono alcune sette cristiane che non vogliono vivere in armonia, nello spirito di fratellanza. Queste sette aggravano il problema.

D. - La comunità cristiana, quella segnata da un autentico spirito di comunione, dà un contributo significativo per l’intero Paese...

R. – Noi cerchiamo di essere una minoranza creativa, come luci che fanno parte di tutto il Paese. Dobbiamo diventare parte di questa gente.

D. – I cristiani in Indonesia sono una minoranza che talvolta diventa bersaglio degli estremisti islamici...

R. - Dobbiamo essere loro fratelli: penso che alcuni diventano estremisti perché non conoscono bene la nostra fede. Ma quando ci possiamo conoscere gli uni gli altri personalmente, il problema si può risolvere.







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