All'insegna della solidarietà i campi estivi dell'Azione Cattolica
“Un tempo per sé, un tempo per l’altro”: è il tema scelto quest’anno dall’Azione
Cattolica per i tradizionali campi estivi che vedono protagonisti in questi giorni
i giovani, i ragazzi e gli adulti del sodalizio. Davide Dionisi ha chiesto
al presidente nazionale di Azione Cattolica, Franco Miano, quali sono le novità
della stagione in corso:
R. – Si
tratta di un anno importante, specie per i giovani ed i ragazzi, perché l’estate in
cui ci si prepara al grande incontro con il Papa in Piazza San Pietro, il 30 ottobre;
un incontro importante per tutta l’Azione Cattolica, per dire a tutti l’impegno per
le nuove generazioni. Un impegno che continua nella linea di una tradizione, ma che
è un impegno ancora più attuale oggi e per il futuro. Un impegno importante, perché
è un modo per rispondere alla sfida educativa.
D. –
Tanti anche i temi, oltre a quelli classici, sempre al centro dell’impegno dell’Azione
Cattolica; tra questi, la sfida educativa nei legami familiari. Quest’anno, però,
ce n’è uno in particolare: “Tutta mia la città” …
R.
– Questo tema ci dice fondamentalmente l’urgenza, come tante volte anche il Santo
Padre ha richiamato, di un impegno dei cattolici per la vita della città, un impegno
a tutto campo. E in questo senso l’Azione Cattolica italiana, insieme al Forum internazionale
dell’Azione Cattolica, il Fiac, vuole sottolineare con forza il senso vivo dell’avere
a cuore tutta la realtà. Il mondo, la realtà, il Paese ci sono affidati e come cattolici
non possiamo tirarci indietro affinché sia pensata una vita sociale e politica che
sappia mettere al centro il rispetto della persona nella integralità di tutte le dimensioni
della vita e la ricerca viva e concreta del bene comune.
D.
– Presidente, torno sul tema principale: perché l’estate è un tempo per sé e per gli
altri?
R. – Intanto, è un tempo di sosta e sappiamo
quanto sia significativo per ciascuno di noi riuscire a ritrovare l’intensità di momenti
di incontro con il Signore, l’intensità di momenti in cui ritrovare il senso stesso
della propria esistenza, delle scelte più importanti che ciascuno ha compiuto. Nello
stesso tempo, è un’occasione importante per la vita comune, perché è un’occasione
che io non vivo da solo ma che vivo con gli altri. Questo vale tanto più per un’associazione,
perché essere associazione oggi significa fondamentalmente riuscire a mettere da parte
elementi particolaristici, individualistici e riuscire a pensare che è possibile un
cammino con gli altri. In fondo, l’associazione vuol essere in piccolo quello che
in grande è l’intera comunità ecclesiale. E allora, un’esperienza estiva vissuta bene,
un’esperienza estiva vissuta insieme è esperienza di comunità. (Montaggio
a cura di Maria Brigini)