2010-07-26 13:10:55

Il cardinale Comastri celebra la Messa nella parrocchia di Sant'Anna in Vaticano


Stamani, nella memoria dei genitori di Maria, il cardinale Angelo Comastri, vicario del Papa per la Città del Vaticano, ha celebrato una Messa solenne nella parrocchia di Sant'Anna in Vaticano. Alle 18.30 sarà il prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il cardinale Antonio Cañizares, a presiedere una liturgia eucaristica che sarà animata dalla Congregazione delle Suore di Sant’Anna. Ma ascoltiamo, al microfono di Tiziana Campisi, padre Bruno Silvestrini, parroco di Sant’Anna in Vaticano:RealAudioMP3

R. - Sant'Anna è la protettrice della nostra parrocchia e di tutte le mamme che vengono numerose a chiedere il dono della vita, nel silenzio e a volte nel dolore, che vengono a chiedere l’assistenza nel momento del parto. Quest'anno il cardinale Comastri ha scritto una nuova preghiera - che chi viene può prendere - in cui si presenta la figura di Sant'Anna come madre e nonna ma che può essere fatta propria da tutti, anche dai giovani che si aprono alla vita.

D. - Cosa dice la figura di Sant’Anna alla donna di oggi?

R. - Per le mamme di oggi, la figura di Sant’Anna rappresenta la donna che non ha avuto paura di nulla e che ha saputo sempre andare avanti nonostante i problemi e le difficoltà, che ha saputo sacrificarsi nonostante la vita fosse difficile e dura e che ha saputo tramandare - con le parole e con l’esempio - i valori cristiani, i valori della fede. Qui nella chiesa abbiamo l'immagine di Sant’Anna seduta, mentre la piccola Vergine Maria è vicino alle sue ginocchia e sta leggendo i Salmi nel rotolo che le viene aperto. E’, quindi, la Sant’Anna che educa la Madonna alla lettura. E’ una donna che sa trovare - nonostante le molte difficoltà e i molti lavori che una donna deve affrontare - il tempo per tramandare i valori di Dio, i valori che permangono, che non finiscono.

D. - Quanto è vivo il culto alla Madre di Maria nella parrocchia di Sant’Anna in Vaticano?

R. - Il culto nella nostra chiesa è antichissimo. Si tratta di una chiesa aperta dai palafrenieri, i sediari del Papa: ogni giorno veniva celebrata l’Eucaristia e ogni giorno veniva presentata la possibilità dell’Adorazione Eucaristica alle tante mamme che venivano a supplicare il dono della vita; ai nonni che venivano a chiedere la grazia di una santa vita nell’anzianità, per pregare per i nipoti, per la loro realizzazione e per la loro santità; ma anche si veniva a pregare per i mariti, le mogli e per le situazioni della vita di ogni giorno. Anche i nonni non devono sentirsi mai in pensione spiritualmente: i nonni devono essere sempre in prima linea e soprattutto con la loro vita, con i loro figli, con i lori nipoti e con tutti quelli che li circondano, per saper raccontare l’amore del Signore.







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