2010-07-25 13:04:12

All’Angelus, il profondo dolore del Papa per la strage di giovani a Duisburg


All’Angelus a Castel Gandolfo, Benedetto XVI esprime profondo cordoglio per la tragedia di Duisburg, in Germania, dove ieri 19 giovani hanno perso la vita durante un raduno musicale. Il Papa non ha poi mancato di ricordare l’odierna festa di San Giacomo Apostolo, rammentando che a novembre si recherà a Santiago de Compostela, in occasione dell’Anno Santo Giacobeo. Soffermandosi sul Vangelo della Domenica, incentrato sulla preghiera del “Padre Nostro”, il Papa ha quindi sottolineato che “chi prega non è mai solo”, perché la sua voce si intreccia con quella della Chiesa. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3  

All’Angelus, Benedetto XVI ha espresso profondo cordoglio per i tanti giovani rimasti uccisi a Duisburg, durante un raduno musicale. Una notizia, sottolinea, appresa con grande dolore: 

“Cari fratelli e sorelle, ho appreso con profondo dolore della tragedia avvenuta a Duisburg in Germania in cui sono rimaste vittime numerosi giovani. Ricordo al Signore nella preghiera, i defunti , i feriti e i loro familiari”. 

Quindi, parlando in tedesco, ha chiesto per i parenti e gli amici delle vittime il conforto e la vicinanza dello Spirito Santo. Prima delle parole sulla strage di Duisburg, il Papa si era soffermato sul Vangelo della Domenica, nel quale Gesù insegna ai discepoli la preghiera del “Padre Nostro”. Sono queste, ha osservato, le “prime parole della Sacra Scrittura che apprendiamo fin da bambini: 

“Esse si imprimono nella memoria, plasmano la nostra vita, ci accompagnano fino all'ultimo respiro. Esse svelano che ‘noi non siamo già in modo compiuto figli di Dio, ma dobbiamo diventarlo ed esserlo sempre di più mediante una nostra sempre più profonda comunione con Gesù. Essere figli diventa l’equivalente di seguire Cristo’”. 

Ha così ribadito che quando recitiamo il Padre Nostro, la nostra voce s’intreccia con quella della Chiesa, “perché chi prega non è mai solo”: 

“Ogni fedele dovrà cercare e potrà trovare nella verità e ricchezza della preghiera cristiana, insegnata dalla Chiesa, la propria via, il proprio modo di preghiera… si lascerà quindi condurre… dallo Spirito Santo, il quale lo guida, attraverso Cristo, al Padre”. 

La preghiera del Padre Nostro, ha detto ancora, accoglie ed esprime anche le umane necessità materiali e spirituali. Proprio a causa dei bisogni e delle difficoltà di ogni giorno, ha ricordato il Papa, Gesù ci esorta a chiedere, a cercare, a bussare affinché ci sia aperto: 

“Non è un domandare per soddisfare le proprie voglie, quanto piuttosto per tenere desta l’amicizia con Dio, il quale – dice sempre il Vangelo – “darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!”. 

Del resto, ha aggiunto, lo hanno sperimentato gli antichi “padri del deserto” e i contemplativi di tutti i tempi, divenuti a motivo della preghiera, “amici di Dio”. Il Papa ha quindi ricordato l’odierna festa dell’Apostolo San Giacomo il Maggiore ed ha rivolto uno speciale pensiero ai pellegrini accorsi numerosi a Santiago de Compostela. Poi, parlando in lingua spagnola, ha rammentato che anche lui, in autunno, si recherà pellegrino presso la Tomba di San Giacomo: 

“En este Año Santo Compostelano…”

“In questo Anno Santo Compostelano – ha detto il Papa – spero di unirmi ai numerosi pellegrini il prossimo novembre, in un viaggio che mi porterà anche a visitare Barcellona”. Il Pontefice ha espresso l’auspicio che seguendo il cammino dell’Apostolo si possa dare una “testimonianza costante di fede, speranza e carità”.

 

Salutando i pellegrini di lingua italiana ha infine ricordato che oggi ricorre a Castel Gandolfo la “Sagra delle Pesche”. Un’occasione, ha detto il Papa, per rendere grazie a Dio “per i frutti della terra e del lavoro umano”.








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