2010-07-24 15:28:13

La crisi greca, lunedì la visita di funzionari europei per verificare il rispetto dell'austerity


Lunedì prossimo, i funzionari dell’Unione Europea, del Fondo monetario internazionale e della Banca centrale europea arriveranno ad Atene per verificare se il governo greco abbia rispettato il piano di austerity e possa quindi beneficiare di altri nove miliardi di euro di aiuti, dopo la prima tranche di risorse per 20 miliardi già ottenuta. Ottimismo è stato espresso dal ministro delle Finanze ellenico, George Papaconstantinou. Cosa possiamo attenderci a questo punto? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Gianfranco Viesti, docente di Economia applicata presso l’Università di Bari:RealAudioMP3

R. – Nell’immediato, la speranza è che questi fondi internazionali aiutino il governo greco a stabilizzare il suo debito. Il problema è che – come tutti i Paesi – la Grecia deve rinnovare i titoli di Stato: quelli che scadono li deve rimborsare e venderne degli altri. Con la crisi che c’è stata qualche settimana fa, con le fortissime tensioni sulla Grecia e quindi con il conseguente aumento del tasso di interesse, questo mette molto in difficoltà le finanze elleniche e i fondi internazionali servono proprio a stabilizzare questa situazione. Quello che speriamo è che questa stabilizzazione del debito vada, un po’ alla volta, a regime e che il timore nei confronti della sostenibilità della Grecia si spenga. Questo serve anche a noi, poiché i timori poi si spostano da un Paese all’altro. Rimane, però, un dubbio di fondo: cosa succederà in Grecia nei prossimi due o tre anni? Questa è una "cura" molto energica e se l’economia non cresce, i problemi di finanza pubblica si possono ripetere.

D. – Allargando un po’ la prospettiva all’intera Europa, il Fondo monetario internazionale plaude ai risultati degli "stress-test" sulle banche del Vecchio continente. Si può parlare, secondo lei, di un passo verso il recupero della fiducia degli investitori?

R. – La situazione delle banche è certamente uno dei grandi interrogativi. Abbiamo visto che all’inizio della crisi alcuni istituti di credito – in particolare quelli americani, ma anche nord europei – si sono trovati in bilancio dei titolo spazzatura, che non si sapeva effettivamente quale valore potessero avere, perché erano fatti da parte di altri titoli che a loro volta erano fatti da parte di altri titoli, e che tornavano indietro, arrivavano fino a famosi mutui americani. La pulizia, e quindi lo stress-test, significa andare a controllare a fondo nei bilanci delle banche che non ci siano posizioni dubbie, incagliate o nascoste da qualche parte. La salute delle banche è molto importante, perché la fiducia reciproca fra le istituzioni di credito consente a ciascuna banca di prendere a prestito sul mercato interbancario, quotidianamente, quello che serve e quindi consente un buon funzionamento complessivo del credito. Questo è molto importante, proprio perché quando le banche sono più sicure di rifinanziarsi con questo sistema, sono poi anche più pronte a finanziare l’economia, che è poi la cosa che ci interessa di più.







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