2010-07-22 15:28:34

Mongolia: cresce la speranza della comunità cattolica


Le speranze, la gioia, l’ottimismo della piccola comunità cattolica in Mongolia crescono: in particolare, grazie a un gruppo di Missionari della Consolata (religiosi e religiose) ha preso vita una comunità nella cittadina di Arvaiheer, capoluogo della regione di Uvurhangai, nella zona meridionale della Mongolia. Il giorno di Pentecoste, il 23 maggio scorso, è stato “un giorno di festa tutta speciale per la missione di Arvaiheer”, racconta padre Daniele Giolitti. Sei donne mongole hanno infatti ricevuto il battesimo. “Dal nostro arrivo in Mongolia nel 2003, sono questi i primi frutti visibili della nostra presenza di evangelizzazione in questo Paese. Desideriamo ringraziare il Signore – prosegue il missionario – per queste scelte di vita sulle quali si costruisce la comunità cristiana". Dal 19 settembre 2006 un piccolo gruppo di missionarie e missionari della Consolata risiede permanentemente ad Arvaiheer. Il cammino per ottenere il necessario riconoscimento legale in una regione dove la Chiesa non era presente, è cominciato formalmente nell’estate del 2005. All’inizio del 2007 il governo locale ha dato il permesso per svolgere liberamente attività religiose nella regione di Uvurkhangai. E’ nata così la nuova missione che inizia a portare i primi frutti. La Chiesa cattolica in Mongolia - riferisce l'agenzia Fides - ha un vescovo e tre parrocchie con quasi 200 battezzati mongoli, un consistente numero di catecumeni, numerosi gruppi e opere di apostolato, strutture pastorali assai frequentate e molto attive, come asili, un collegio politecnico, centri per i bambini di strada, un istituto per disabili, una casa per ragazze madri. L’opera missionaria, iniziata solo 10 anni fa, è portata avanti da 50 tra missionari e religiosi. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.