2010-07-22 16:11:58

Corea del Nord: pace a rischio dopo le sanzioni Usa


All’indomani dell’annuncio delle nuove sanzioni unilaterali alla Corea del Nord da parte del segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, il regime di Pyongyang passa al contrattacco parlando di “una grande minaccia per la pace e la sicurezza della penisola”. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Dopo l’annuncio delle nuove sanzioni e delle manovre militari congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud nel Mar del Giappone, non si è fatta attendere la risposta del regime di Pyongyang che, attraverso il suo portavoce al vertice dell’Asean in corso ad Hanoi, ha definito l’esercitazione in programma per domenica “una grande minaccia non solo per la pace e la sicurezza della penisola coreana, ma anche per la pace e la sicurezza globali”. Dalla capitale vietnamita, il portavoce ha inoltre affermato che le nuove sanzioni decise per l'affondamento di una corvetta sudcoreana, in cui morirono 46 marinai, “violano” la dichiarazione del 9 luglio del Consiglio di sicurezza dell'Onu. In quel documento, si chiedevano “azioni appropriate e pacifiche” contro i responsabili, ma non s’indicava un colpevole. Per la Corea del nord, ha proseguito l’esponente del governo comunista, “le sanzioni sono la chiara espressione dell'estensione di una politica ostile”. Il portavoce sembra tuttavia lasciare ancora qualche margine per il ritorno al tavolo delle trattative: “Se gli Stati Uniti sono davvero interessati alla denuclearizzazione della penisola coreana - ha detto in conclusione - devono essere i primi a creare un'atmosfera di dialogo”. Prima però bisognerà superare anche le resistenze di Seul, secondo cui nessun nuovo incontro sarà possibile senza le scuse ufficiali per l’affondamento dell’imbarcazione della sua Marina militare.







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