2010-07-21 15:02:50

E' Benedetto XVI il settimo Papa della storia per anagrafe dal 1400 in poi


Benedetto XVI è divenuto il 19 luglio scorso il settimo Pontefice nella storia per anzianità, tra i Papi degli ultimi 600 anni. La notizia, diffusa due giorni fa dal blog “Popes-and-papacy.com”, è stata ripresa da diversi siti web e agenzie, che hanno messo in risalto con commenti e servizi questa particolare curiosità statistica. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

E’ un esperto di sistemi informatici Ibm e da decenni consulente delle maggiori aziende internazionali del settore tecnologico, nonché autore ed editore del mensile "i-BigBlue Professionals", l’ideatore della singolare graduatoria che da due giorni sta rimbalzando sui principali siti Internet più attenti alle notizie vaticane. Con una passione dichiarata per la storia dei Papi e delle cattedrali, Anura Gurugé – questo il nome dell’esperto – ha notato che lo scorso 19 luglio Benedetto XVI è divenuto, per anagrafe, il settimo Papa della storia, in una graduatoria che vede al primo posto Leone XIII, che si spense il 20 luglio 1903 all’età di 93 anni. In realtà, per ammissione dello stesso autore, questo rilievo statistico ha un valore relativo, poiché nel computo che ha portato a stilare la curiosa classifica figurano solo i Papi dal 1400 ai giorni nostri, essendo le date antecedenti – dichiara Gurugé – “troppo inaffidabili” per consentire “confronti significativi”.

Accanto a dati indiscutibili e verificabili – come le date di inizio e fine Pontificato, gli anni complessivi di regno e, per l’appunto, l’età dei Papi al momento della loro scomparsa – la graduatoria preparata da Gurugé offre anche nell’ultima colonna sulla sinistra una stima davvero insolita: la percentuale di vita trascorsa nelle vesti e nel ministero di Pontefice da parte degli undici Papi presi in considerazione, dalla quale si evince che coi suoi oltre 31 anni di regno, dal 1846 al 1878, Pio IX ha vissuto come Papa ben un terzo di tutta la sua esistenza. Un dato curioso, “leggero”, certo. Che pure suggerisce una riflessione più profonda, se lo si guarda a un livello diverso dalla mera curiosità “estiva”. Suggerisce una caratteristica spirituale propria del ministero petrino, che si coniuga al valore relativo della longevità, come ebbe a osservare nel novembre del 2008 Benedetto XVI:

“Vera anzianità veneranda non è solo la lunga età, ma la saggezza e un’esistenza pura, senza malizia (…) Il mondo reputa fortunato chi vive a lungo, ma Dio, più che all’età, guarda alla rettitudine del cuore. Il mondo dà credito ai ‘sapienti’ e ai ‘dotti’, mentre Dio predilige i ‘piccoli’”.

“Dio – affermò ancora il Papa – è la vera sapienza che non invecchia, è la ricchezza autentica che non marcisce, è la felicità a cui aspira in profondità il cuore di ogni uomo”.







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