2010-07-21 14:45:18

Argentina: i cattolici invocano un referendum contro la legge sulle unioni gay


La Chiesa cattolica argentina, appoggiata da molte associazioni laiche, torna a ribadire la propria posizione in materia di unioni omosessuali dopo la recente approvazione da parte del Senato della legge che disciplina la materia. Alcuni esponenti di area cattolica, riferisce L’Osservatore Romano, stanno avanzando la richiesta di un referendum nazionale per abolire la legge. Già il 17 novembre 2009 l’arcivescovo di Buenos Aires e primate d’Argentina, cardinale Jorge Mario Bergoglio, aveva pubblicato un documento in cui si riaffermava chiaramente la posizione della Chiesa: “La parola ‘matrimonio’ – scriveva il porporato – si riferisce alla qualità legittima di ‘madre’ che la donna ha acquisito attraverso esso”. Meno di un mese fa, inoltre, la Chiesa si è unita a una dichiarazione dei vescovi della regione Patagonia-Comahue, in cui si sostiene che la legge sia stata in qualche modo imposta alla popolazione “senza adeguata attenzione al suo substrato più genuino e profondo”. Il documento affronta anche la tematica dell’adozione di minori da parte delle coppie omossessuali: “Noi crediamo che nessuno abbia il diritto di adottare. Tutt’altro: è il bambino che ha diritto a una famiglia, come riconosciuto dalla Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo”. La legge appena approvata fa dell’Argentina il decimo Paese al mondo e il primo latinoamericano in cui alle unioni omosessuali vengono riconosciuti gli stessi diritti dei matrimoni tra uomo e donna. “Mentre si discutono queste leggi che disordinano il concetto di famiglia – ha osservato l’arcivescovo di San Juan de Cuyo, mons. Alfonso Rogelio Delgado Evers – non si curano altri aspetti importanti del Paese: la povertà, l’esclusione, l’istruzione per tutti, la sicurezza e la trasparenza”. (R.B.)







All the contents on this site are copyrighted ©.