2010-07-20 15:40:52

Crisi in Europa. Il cardinale Erdő: combattere la povertà, non i poveri


Occorre “combattere la povertà, non i poveri”: è quanto ha detto il cardinale Péter Erdő, presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, intervenuto al vertice delle istituzioni europee con i leader religiosi svoltosi ieri a Bruxelles sul tema dell’Anno Europeo 2010 dedicato alla lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Durante l’incontro, i rappresentanti cattolici hanno rilevato la crescente povertà dei cittadini europei: 85 milioni di persone nell’Ue vivono sotto la soglia della povertà, mentre aumentano in modo preoccupante disoccupazione e disuguaglianze sociali. Ascoltiamo la riflessione del cardinale Erdő al microfono di Viktoria Somogyi:RealAudioMP3

R. – Bisogna lavorare insieme contro la povertà, non contro i poveri! Bisogna difendere e rafforzare la dignità della persona umana che è costretta a vivere in circostanze di povertà. Certamente questo tema provoca in un cristiano un’altra domanda: di che cosa ha bisogno la persona umana? Perché la povertà sicuramente non può essere un concetto collegato solamente al possesso di beni materiali, non si può definire semplicemente in base ai soldi.

D. – Di cosa ha bisogno la persona umana?

R. - La persona umana ha bisogno di molte cose! Ha bisogno di aria pulita, di ambiente vivibile, di acqua potabile, di una casa, di rapporti umani, di non essere isolata … Cioè, la povertà riguarda la questione antropologica complessiva ed è legata alla dignità dell'uomo: perciò la definizione o la visione dell’essere umano non è una cosa puramente relativa, soggettiva, che ciascuno decide secondo il proprio gusto o opinione: ma siamo legati alla realtà. Per questo dobbiamo capire chi è l’uomo e rispondendo a questa domanda troveremo molti valori comuni e le condizioni necessarie per il vero benessere della persona umana. E tutto ciò è necessario per combattere la povertà.

D. – C’è qualche altra cosa di cui avete parlato per quanto riguarda la povertà?

R. - Abbiamo parlato anche della necessità di un’attenzione personale nei riguardi dei poveri e dei bisognosi: cioè, non bastano i grandi sistemi di assistenza sociale, soprattutto oggi quando questi sistemi cominciano a funzionare sempre di meno. Ci vuole soprattutto una vicinanza personale ai bisognosi. E questo atteggiamento deve provenire, in quanti aiutano, dalla consapevolezza che il volto di Dio si rispecchia sul volto di ogni uomo.

D. – Durante questo incontro avete affrontato qualche altro tema importante?

R. - Quello della difesa della domenica: una giornata libera per il riposo, non soltanto fisico ma anche spirituale. Il giorno del Signore non è una questione puramente privata, perché ha bisogno di realizzarsi anche a livello comunitario. (Montaggio a cura di Maria Brigini)







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