Crisi in Europa. Il cardinale Erdő: combattere la povertà, non i poveri
Occorre “combattere la povertà, non i poveri”: è quanto ha detto il cardinale Péter
Erdő, presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, intervenuto
al vertice delle istituzioni europee con i leader religiosi svoltosi ieri a Bruxelles
sul tema dell’Anno Europeo 2010 dedicato alla lotta alla povertà e all’esclusione
sociale. Durante l’incontro, i rappresentanti cattolici hanno rilevato la crescente
povertà dei cittadini europei: 85 milioni di persone nell’Ue vivono sotto la soglia
della povertà, mentre aumentano in modo preoccupante disoccupazione e disuguaglianze
sociali. Ascoltiamo la riflessione del cardinale Erdő al microfono di Viktoria
Somogyi:
R. – Bisogna
lavorare insieme contro la povertà, non contro i poveri! Bisogna difendere e rafforzare
la dignità della persona umana che è costretta a vivere in circostanze di povertà.
Certamente questo tema provoca in un cristiano un’altra domanda: di che cosa ha bisogno
la persona umana? Perché la povertà sicuramente non può essere un concetto collegato
solamente al possesso di beni materiali, non si può definire semplicemente in base
ai soldi.
D. – Di cosa ha bisogno la persona umana?
R.
- La persona umana ha bisogno di molte cose! Ha bisogno di aria pulita, di ambiente
vivibile, di acqua potabile, di una casa, di rapporti umani, di non essere isolata
… Cioè, la povertà riguarda la questione antropologica complessiva ed è legata alla
dignità dell'uomo: perciò la definizione o la visione dell’essere umano non è una
cosa puramente relativa, soggettiva, che ciascuno decide secondo il proprio gusto
o opinione: ma siamo legati alla realtà. Per questo dobbiamo capire chi è l’uomo e
rispondendo a questa domanda troveremo molti valori comuni e le condizioni necessarie
per il vero benessere della persona umana. E tutto ciò è necessario per combattere
la povertà.
D. – C’è qualche altra cosa di cui avete parlato per quanto
riguarda la povertà?
R. - Abbiamo parlato anche della necessità di un’attenzione
personale nei riguardi dei poveri e dei bisognosi: cioè, non bastano i grandi sistemi
di assistenza sociale, soprattutto oggi quando questi sistemi cominciano a funzionare
sempre di meno. Ci vuole soprattutto una vicinanza personale ai bisognosi. E questo
atteggiamento deve provenire, in quanti aiutano, dalla consapevolezza che il volto
di Dio si rispecchia sul volto di ogni uomo.
D. – Durante questo incontro
avete affrontato qualche altro tema importante?
R. - Quello della difesa
della domenica: una giornata libera per il riposo, non soltanto fisico ma anche spirituale.
Il giorno del Signore non è una questione puramente privata, perché ha bisogno di
realizzarsi anche a livello comunitario. (Montaggio a cura di Maria Brigini)