2010-07-19 16:32:07

Grecia: ucciso giornalista. Stava indagando sui legami tra mafia e imprenditoria


Grecia sotto shock per l’omicidio del giornalista Socrate Giolas, direttore della stazione radio 'Thema 9,89', vittima di un agguato a colpi di arma da fuoco. Al momento gli inquirenti escludono l’ipotesi di un’azione terroristica. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Hanno suonato al citofono dell'abitazione della vittima nelle prime ore della mattina, invitandolo a scendere dove lo attendevano almeno tre persone, che lo hanno crivellato di colpi. A terra sono rimasti 21 bossoli di calibro nove di mitraglietta, mentre gli assassini sono ripartiti a bordo di un’auto poi ritrovata bruciata a poca distanza dalla zona del delitto. Le prime testimonianze raccolte dagli inquirenti ricostruiscono così l’agguato ai danni di Socrate Giolas, giornalista trentasettenne, che lascia una moglie e un figlio, direttore di una nota stazione radio ateniese e autore di un blog molto popolare dalle cui pagine spesso ha denunciato diversi scandali al centro delle cronache elleniche. E proprio per questo motivo le autorità hanno quasi da subito escluso la pista terroristica puntando il dito contro la criminalità organizzata. Secondo l'avvocato del giornalista assassinato, questi riceveva quotidianamente minacce e recentemente si stava occupando di casi legati alla corruzione e connivenze tra mafia e imprenditoria. 
Francia: guerriglia urbana
A Grenoble, in Francia, trascorsa la prima notte di calma, dopo un fine settimana incandescente dovuto alla guerriglia urbana iniziata venerdì con la morte di un giovane in una sparatoria con la polizia. In poco più di 48 ore sono state incendiate un’ottantina di automobili, alcuni negozi dati alle fiamme. Nella tarda serata di ieri alcuni spari hanno raggiunto un’auto della polizia senza provocare vittime. Forti tensioni anche a Saint-Aignan, nel sud-ovest del Paese, dove nella mattina di ieri circa cinquanta di nomadi armati di asce e sbarre di ferro hanno attaccato la sede della gendarmeria per protestare contro la morte di uno di loro, un giovane 22.enne ucciso dopo aver violato un posto di blocco. Per evitare ulteriori scontri nella zona, sono stati schierati 300 agenti e militari con il preciso ordine di opporsi ad ogni forma di ripresa della violenza. Il ministro francese dell’Interno, Brice Hortefeux, si è recato sul posto e ha assicurato che le autorità hanno intenzione di riportare la tranquillità nella zona “al più presto possibile e con tutti i mezzi”.India: sciagura ferroviaria
È di almeno 61 morti e 125 feriti il bilancio dell’ennesima sciagura ferroviaria avvenuta questa notte in una stazione nel nord dell’India, dove un treno in piena velocità ha urtato un altro convoglio che era fermo sullo stesso binario in attesa del via libera. Le cause sono ancora sconosciute ed è in corso un'inchiesta. Tra le ipotesi avanzate dalle autorità l’errore umano o malfunzionamento tecnico. Tuttavia, il ministro indiano delle ferrovie, Mamata Banerjee, che si è recata stamattina sul posto, ha detto di nutrire dei “sospetti” sulle cause dell'incidente. Sempre in West Bengala, lo scorso maggio, i ribelli maoisti avevano sabotato i binari, causando la morte 148 passeggeri che viaggiavano su un treno notturno a lunga percorrenza.Marea nera
Un nuovo passo indietro nella corsa per fermare la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico. Tecnici governativi hanno individuato una perdita sospetta nei pressi del pozzo della Bp. Il governo federale ha chiesto alla Bp una sorveglianza maggiore “di ogni segnale che riveli peggioramento della situazione” e ha dato altre 24 ore di tempo per portare a termine il test sulla chiusura della falla sottomarina. Elena Molinari:RealAudioMP3

Una perdita di petrolio è stata individuata poche ore fa sul fondo del Golfo del Messico. Il governo Usa vuole che la Bp riapra il pozzo chiuso da tre giorni da una struttura di contenimento. La buona notizia della chiusura della falla, che ha sputato greggio nel Golfo del Messico per 90 giorni, non è quindi durata molto. Ieri sera il coordinatore federale Thad Allen ha chiesto alla Bp una procedura per riaprire la valvola il prima possibile nel caso in cui la perdita debba essere confermata. La lettera è il segno di un braccio di ferro fra governo e British Petrolium. Il colosso del greggio vorrebbe, infatti, continuare a tenere chiuso il pozzo con il tappo fino all’attivazione di un pozzo alternativo. Ma già nella mattinata di ieri il governo federale americano aveva espresso dubbi sul funzionamento del tappo, chiedendo al Bp una sorveglianza maggiore, con periodica valutazione da parte degli scienziati del governo. I dubbi sorgevano dal fatto che i valori di pressione nel pozzo erano più bassi del previsto, dato che Bp attribuiva al fatto che il pozzo era in esaurimento e non all’apertura di una nuova perdita. 
Iran
Un uomo condannato a morte per traffico di stupefacenti è stato impiccato nel nord-est dell'Iran. Salgono così ad almeno 89 le persone giustiziate dall'inizio dell'anno nella Repubblica islamica. E sul nucleare di Teheran oggi nuove affermazioni del leader Ahmadinejad che invita occidente e Stati Uniti ad abbandonare la ''logica del cow-boy'' per il dialogo ribadendo che le nuove sanzioni non fremeranno il programma nucleare.Nigeria: rilasciati quattro giornalisti in ostaggio
Sono stati liberati dalla polizia i quattro giornalisti sequestrati una settimana fa nel sud della Nigeria. Secondo quanto riferito da fonti di sicurezza nell’operazione sono stati effettuati anche diversi arresti. Tuttavia uno dei cronisti liberati, Wahab Aoba, presidente dell’Unione dei giornalisti della Nigeria nello stato di Lagos, ha parlato di un rilascio avvenuto ieri in seguito alle “pressioni” esercitate “da più parti”. La notizia della liberazione stata comunque accolta con favore dal presidente Goodluck Jonathan, che ha sottolineato la necessità di migliorare le condizioni di sicurezza del Delta del Niger. Negli ultimi anni, soprattutto dopo la costituzione del Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger (Mend), è stato registrato un aumento dei sequestri e delle azioni di sabotaggio da parte dei guerriglieri in lotta contro il governo centrale e le compagnie che operano nella regione ricca di idrocarburi.Cina
In Cina è lotta contro il tempo nel tratto di mare davanti al porto di Dalian per arginare la chiazza di petrolio di 50 chilometri quadrati, che venerdì notte si è riversata in mare dopo l’esplosione di due condutture della China National Petroleum Corporation, il principale gruppo petrolifero cinese. Secondo la tv di Stato, il greggio ha contaminato le acque al largo della provincia di Liaoning e gran parte delle zone circostanti. Nell’incidente, che non ha causato vittime, è esploso anche un secondo oleodotto. Il colosso petrolifero PetroChina, che controlla le due più grandi raffinerie a Dalian, ha appena messo appunto un piano d’emergenza. Sono tuttavia ancora da quantificare l’entità dei danni e delle perdite di petrolio provocate dall’incidente. In Cina è stato d’allerta anche per l’aumento del flusso d’acqua del bacino della diga delle Tre gole, che secondo le autorità cinesi potrebbe raggiungere entro domani a causa del maltempo, i 70 mila metri cubi.Italia
Diciotto anni fa l’attentato a Palermo del giudice antimafia Paolo Borsellino, morto insieme a 5 giovani agenti della sua scorta. In un messaggio per l’occasione il capo dello Stato sollecita piena luce sulla stagione delle stragi e rinnova la richiesta alla società civile ad opporsi ad atteggiamenti di collusione e indifferenza rispetto al fenomeno mafioso. Da Palermo Alessandra Zaffiro:RealAudioMP3

Dopo la veglia notturna cui ha partecipato un centinaio di persone, molte delle quali, ieri hanno aderito alla marcia delle agende rosse, questa mattina, a diciott’anni dalla strage in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, via D’Amelio è quasi deserta. Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha reso omaggio alle vittime della strage alla caserma Lungaro della Polizia di Stato, cui era presente anche il procuratore nazionale antimafia: “Non è stato solo mafia – ha detto Pietro Grasso - questo lo sapevamo da anni, ma non si può parlare di costi di indagine su cose passate. Il problema processuale è ormai quello di trovare gli elementi necessari per accertare la verità. Trovare la verità per la giustizia – ha concluso - è l’unico imperativo morale che dobbiamo perseguire”. Nella strada in cui scoppiò l'autobomba di Cosa nostra, dunque, la partecipazione dei palermitani, come ieri, è scarsa: restano il presidio delle agende rosse, composto da persone provenienti da tutta Italia, e gruppi di studenti che animeranno il luogo dell’eccidio con spettacoli e letture antimafia fino alle 16,55, ora della strage, quando sarà osservato un minuto di silenzio. “Mi sono stufata di contare le persone e di fare i confronti con l’anniversario della morte di Falcone - ha detto Rita Borsellino, sorella del giudice - Oggi c’è la gente che sceglie di esserci. La vera antimafia comunque si fa ogni giorno senza stare attenti ai numeri”. Nel pomeriggio un corteo partirà per raggiungere l’Albero Falcone; questa sera la fiaccolata cui parteciperà il presidente della Camera Gianfranco Fini, che si concluderà in via D'Amelio. 
Muore Eleonora Chiavarelli, la vedova di Aldo Moro
È morta a Roma all’età di 95 anni Eleonora Moro, la vedova di Aldo Moro, lo statista democristiano ucciso dalle Brigate Rosse il 9 maggio del 1978. A lei il presidente della Democrazia cristiana indirizzò alcune delle 86 lettere inviate dal carcere delle Brigate rosse. I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio a Torrita Tiberina, nel paese dell’ex-leader democristiano dove la donna verrà sepolta nella tomba di famiglia. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra e di Elisa Castellucci)
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 200
 
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