2010-07-17 15:31:16

Il commento favorevole di un vescovo irlandese alle “Norme sui delitti più gravi”


Soddisfazione è stata espressa dai vescovi irlandesi in merito alla pubblicazione delle “Norme sui delitti più gravi”, compiuti contro i Sacramenti dell’Eucaristia e della Penitenza e nei casi di abusi sessuali commessi da esponenti del clero, la cui competenza spetta alla Congregazione della Dottrina della Fede. "La Chiesa cattolica ha un corpo di leggi, che rientrano nel diritto canonico, atte a promuovere il bene comune e per una governabilità coerente della Chiesa in tutto il mondo”, ha affermato il vescovo John McAreavey, vescovo di Dromore, nel nord dell’Irlanda. “La pubblicazione – prosegue – rafforza le norme della legislazione della Chiesa e copre tutte le violazioni del diritto di eccezionale gravità”. “Accolgo con grande favore questa pubblicazione completa e aggiornata che ci aiuterà a trattare con il crimine molto grave e con il peccato di abuso sessuale infantile”. "Mi compiaccio in particolare - afferma mons. McAreavey - del fatto che le nuove norme facciano riferimento a sanzioni contro coloro che abusano degli adulti vulnerabili. La gravità di queste violenze viene valutata alla pari delle brutalità nei confronti dei bambini e dei giovani. In questo modo, la Chiesa vuole sottolineare la dignità delle persone con esigenze particolari e il desiderio di assicurare loro sicurezza. Sono compiaciuto del fatto che siano stati apertamente esplicitati i reati di pornografia, pedofilia, relativi all’acquisizione, detenzione o divulgazione da parte di membri del clero. L’intento della Chiesa è di evidenziare il degrado orrendo dei bambini, che vengono utilizzati per la produzione di materiale pornografico”. Il presule è intervenuto anche su quella che ha definito una "equivalenza" tracciata dai media "tra l’ordinazione delle donne e gli abusi sessuali sui bambini". Questo, ha detto, "è infondato. Il primo caso riguarda i Sacramenti, il secondo l’immoralità. Il fatto che una serie di questioni sono trattate in un unico documento non implica, in alcun contesto, che tutte queste questioni siano equivalenti”. (C.F.)







All the contents on this site are copyrighted ©.