2010-07-16 15:28:35

Una trentina di morti nell’incendio in un albergo nel nord dell’Iraq


Quattro americani figurano tra i 29 morti nell'incendio che ha distrutto ieri sera un albergo di Sulaimaniya, nel nord dell'Iraq. Lo hanno detto fonti ospedaliere, secondo le quali tra le vittime vi sono anche tre ingegneri originari delle Filippine, della Cambogia e dello Sri Lanka, dell'operatore di telefonia mobile Asiacell. Ventidue è il bilancio dei feriti. Gli investigatori locali, in una zona a maggioranza curda e relativamente tranquilla da mesi, hanno detto che l'incendio non è stato causato da un atto terroristico. L'albergo è il Soma Hotel, nel centro della città. Almeno tre persone sono morte gettandosi dalle finestre del terzo piano, ma la maggior parte è deceduta per soffocamento a causa del fumo. Tra le vittime, hanno confermato le fonti, ci sono donne e bambini.

Afghanistan

Tre militari italiani sono rimasti feriti in uno scontro a fuoco avvenuto oggi nell'ovest dell'Afghanistan. Non sembra ci sia rischio per la vita. Ieri, sera quattro automezzi pesanti che provenivano da Karachi ed erano diretti in Afghanistan con carburante e vettovaglie per le truppe Nato sono stati attaccati ed incendiati da un commando armato su una statale non lontano dalla frontiera pakistano-afghana.

Dieci morti e 20 feriti per un’esplosione in Pakistan al confine con l'Afghanistan

Una bomba è esplosa in un bazar della Tirah Valley, nella zona tribale pakistana alla frontiera con l'Afghanistan denominata "Khyber Agency", causando la morte di 10 persone e il ferimento di 20. Oltre alle vittime del mercato, che si tiene settimanalmente, vi sono anche 15 feriti che sono stati trasferiti all'ospedale di Peshawar. Ieri, cinque persone sono morte in un attentato a Mingora, la città più importante della valle dello Swat.

Aumenta a 26 morti e oltre 300 feriti il bilancio del doppio attentato di ieri in Iran

È salito a 26 morti e oltre 300 feriti il bilancio di un doppio attentato suicida avvenuto ieri sera presso una moschea sciita nel sudest dell'Iran. Il gruppo estremista sunnita Jundullah, il cui capo, Abdolmalek Righi, è stato impiccato il mese scorso a Teheran, ha rivendicato gli attentati, compiuti nella Grande moschea di Zahedan, capoluogo della provincia del Sistan-Baluchistan. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha condannato gli attentati. “Questo attacco - ha detto - insieme con altri avvenuti recentemente in Uganda, Pakistan, Afghanistan, Iraq e Algeria, mette in evidenza la necessità che la comunità globale lavori insieme per combattere le organizzazioni terroristiche che minacciano le vite di civili innocenti in tutto il mondo”.

Nuova missione di Mitchell in Medio Oriente

L'emissario statunitense in Medio Oriente, George Mitchell, è impegnato oggi in una nuova spola fra Gerusalemme e Ramallah nel tentativo di favorire il passaggio da negoziati indiretti (proximity talks) a trattative dirette fra israeliani e palestinesi. In mattinata, l'emissario del presidente Obama ha incontrato il premier israeliano, Netanyahu, e il ministro della Difesa, Barak, mentre nel pomeriggio incontrerà a Ramallah il premier palestinese, Fayad. Negli ultimi giorni, dirigenti dell'Anp e di al-Fatah hanno ribadito che i tempi non sono maturi per il passaggio a trattative dirette, come auspicato invece da Israele e Usa. Secondo la radio di Stato israeliana, Mitchell spera che negoziati diretti israelo-palestinesi possano essere lanciati prima del mese di settembre, quando terminerà la moratoria israeliana relativa alla costruzione di nuovi progetti edili nelle colonie in Cisgiordania. Per raggiungere il suo obiettivo, secondo l'emittente ebraica, Mitchell dovrà ottenere l'assenso della Lega araba che ha assunto un ruolo di monitoraggio sui contatti fra Anp ed Israele.

Imminente visita a Gaza della responsabile della politica estera dell'Ue

In prossimità della visita in Israele e a Gaza di Catherine Ashton, responsabile della politica estera dell'Unione Europea, il quotidiano Yediot Ahronot anticipa che il ministro degli Esteri, Liberman, ha messo a punto un piano che prevede un forte coinvolgimento nella Striscia da parte dell'Unione. E ciò nella fiducia che in prospettiva esso serva ad Israele a “distaccarsi” definitivamente dalla sorte di Gaza, a cinque anni dal ritiro unilaterale voluto dal premier Ariel Sharon.

Usa - via libera del Senato alla riforma della finanza

La riforma di Wall Street, la maggiore dalla Grande Depressione, prosegue il suo cammino. Il Senato ha dato il via libera al progetto di legge con 60 voti a favore e 39 contrari. La prossima settimana lo firmerà il presidente USA Obama. Il progetto, contenuto in oltre 2.300 pagine, è identificato come la "Legge Dodd-Frank per la riforma di Wall Street e la tutela dei consumatori", in nome dei due principali autori. Tra i punti fondamentali, il progetto afferma che ai consumatori non potrà essere più chiesto di salvare istituzioni finanziarie in difficoltà o pagarne i costi di smantellamento. E all'interno della Fed verrà creata un'agenzia con l'autorità di esaminare e rafforzare le regole che proteggono i consumatori dalle pratiche delle società finanziarie. Ai singoli Stati americani viene consentito di imporre norme più stringenti per la tutela dei consumatori.

Il “tappo” contro la marea nera al momento funziona

La fuoriuscita di petrolio dalla falla nel pozzo in fondo al Golfo del Messico si è arrestata: il “tappo” installato dalla Bp a 1.500 metri di profondità per ora regge, ma si aspettano con il fiato sospeso le prossime ore per capire se potrà reggere in futuro. I test in corso sulla struttura di contenimento, che per la prima volta assorbe l'intera fuoriuscita, daranno i loro risultati in un lasso di tempo che il colosso petrolifero britannico stima fra le sei e le 48 ore. Lo stesso vicepresidente di Bp, Kent Wells, afferma che “è cosa buona vedere che il petrolio non sgorga più ma è presto per dire se sia stata definitivamente bloccata la marea nera fuoriuscita dal 20 aprile, quando esplose la piattaforma Deepwater Horizon”. Finora si sono riversati in mare fra i 2,3 e i 4,5 milioni di greggio, secondo le stime dell'Agenzia internazionale per l'Energia (Aie).(Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza) 

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 197

 

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