Prima Messa del delegato pontificio con la comunità dei Legionari di Cristo: sono
qui perché “il Papa vi ama”
Sono qui perché il Papa vi ama e vi sta vicino: così mons. Velasio De Paolis, delegato
del Santo Padre per i Legionari di Cristo, incontrando a Roma i vertici della Congregazione:
il direttore generale padre Alvaro Corcuera e i membri Consiglio generale. L’intera
comunità si è poi raccolta, sabato scorso, nella cappella del Centro di Studi Superiori
per la prima Messa celebrata dal delegato pontificio. Il servizio di Roberta Gisotti. “Sono parecchie
settimane che io vivo in uno stato di agitazione” per “un compito difficile”, “che
con la grazia del Signore si può e si deve realizzare”, ha esordito con emozione mons.
De Paolis nell’omelia, dichiarandosi subito dopo “più pacificato” con se stesso e
con la missione da assolvere di fronte allo “spettacolo” di tutti quei sacerdoti e
studenti che riempivano la chiesa. Ha informato poi di aver consegnato alla direzione
della Congregazione due lettere, quella di nomina del Papa ed una sua personale per
spiegare gli aspetti salienti dell’incarico ricevuto. Benedetto XVI “manda un suo
delegato – ha sottolineato – per dire che egli vi ama e che vi sta vicino”, constatando
il grande “zelo” e “fervore” che animano un gran numero dei Legionari di Cristo.
“E’ allora il momento – ha sollecitato il delegato pontificio – dell’avvio di un esame
di coscienza”, non tanto per guardare al passato ma al presente e compiere “un’opera
di ricostruzione, di ristrutturazione”. Ha ammonito quindi dal fare scelte accelerate
e inconsulte nel momento dell’oscurità, annebbiati da tanti pensieri che attraversano
la mente e si depositano nel cuore nei momenti critici, riscoprendo invece la presenza
di Dio e riprendendo il cammino di fedeltà al Signore. “Superiamo le tenebre che alle
volte possono opprimerci - ha quindi incoraggiato mons. De Paolis - superiamo le difficoltà
anche nella nostra fragilità e debolezza umana, perché il mistero di Dio e più grande
di ogni debolezza umana, e il mistero di Dio, quando entra nella nostra vita, ci rende
capaci dell’impossibile”. Nessun riferimento diretto del delegato pontificio alla
controversa figura del fondatore dei Legionari di Cristo, padre Marcial Maciel, scomparso
nel 2008, e ai gravi fatti emersi nella sua vita oggetto di un’indagine dalla
Congregazione per la Dottrina della Fede, conclusasi nel maggio del 2006, con l’invito
ad una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico.
Indagine cui ha fatto poi seguito lo scorso anno una visita apostolica alla
Congregazione di un’équipe di prelati per conto del Papa e la nomina il 9 luglio scorso
del delegato pontificio.