Swaziland: le carenze nella sanità ostacolano la riduzione dell'Aids
Lo Swaziland ha fatto enormi progressi nella riduzione della trasmissione materno-infantile
dell’Hiv, tuttavia gli operatori sanitari temono che la situazione possa arenarsi
o addirittura si possa capovolgere qualora non vengano rafforzati i servizi sanitari
di base. Da quando sono in vigore i servizi di prevenzione della trasmissione materno-infantile
(Pmtct), disponibili dal 2003, il contagio si è quasi dimezzato: dal 40% dei bambini
sieropositivi al 21%. E’ diminuito anche il numero di minorenni incinte e di conseguenza
sono calate le nascite di bambini con Hiv. Tuttavia la maggior parte delle donne incinte
preferisce partorire in casa, senza fare ricorso ai servizi di Pmtct, a causa delle
condizioni in cui versano cliniche ed ospedali che non dispongono di fondi sufficienti
per una assistenza decorosa: mancano posti letto, infermiere, risorse d’acqua. “Le
donne si rifiutano di raggiungere cliniche ed ospedali a causa dell’ambiente precario
e della scarsa preparazione del personale sanitario” si legge in una nota di Sophia
Mukasa Monico, coordinatrice nazionale dell’Unaids in Swaziland. Più di una donna
Swazi su quattro che partorisce in casa non fa ricorso ai servizi di Pmtct. Inoltre
atteggiamenti radicati e pratiche culturali alimentano ulteriormente la difficoltà
di cambiamento, limitando il successo dei programmi di Pmtct, e contribuiscono ad
aumentare il tasso di mortalità infantile di 85 decessi per mille nati vivi. Secondo
le ultime direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la sieropositività
di una donna incinta si può determinare nel primo trimestre di gravidanza così da
poter subito intervenire con successo con i servizi di Pmtct, ma la tradizione Swazi
scoraggia le donne a parlare della loro gravidanza nelle prime 14 settimane, per paura
di attirare sfortuna ed arrivare all’aborto spontaneo. Gli esperti sostengono che
per consolidare i programmi sanitari è necessario integrare ai servizi di Pmtct un
approccio più olistico. (R.P.)