2010-07-12 14:41:49

Sinodo anglicano di York: lontano l’accordo sulla nomina di donne vescovo


Il vescovo di York, John Sentamu, ha invitato i partecipanti al Sinodo generale della Chiesa d’Inghilterra a moderare i commenti sulla mancata nomina del decano di St Albans di Jeffry John - religioso pubblicamente omosessuale - alla carica di vescovo di Southwark. Nel suo intervento sabato scorso, davanti ai rappresentanti delle tre Camere, Sentamu – riferisce L’Osservatore Romano - ha inoltre riconfermato la sua grande stima all’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, primate della Comunità anglicana definendolo un "caro amico" e un "collega degno di fede", aggiungendo che "questo è il momento per interrompere le illazioni che indicano Williams come l'ispiratore della bocciatura nei confronti della candidatura di Jeffrey John alla carica episcopale.” Sentamu ha tuttavia precisato che la decisione sulla bocciatura della candidatura del religioso è stata presa dalla Crown Nomination Commission (Cnc) e che il reverendo Williams non ha mai espresso alcuna opinione che potesse influenzare l’Inghilterra. I partecipanti al Sinodo generale di York stanno esaminando quanto Rowan Williams e Sentamu hanno proposto per superare le divisioni sulle future nomine di donne vescovo e dare la possibilità ai gruppi di credenti anglicani fedeli alla tradizione religiosa di rimanere nella Chiesa d’Inghilterra. Salvaguardando la piena autorità episcopale delle donne vescovo, i due leader religiosi chiedono che esse si astengano volontariamente dall’esercitare alcuni dei loro incarichi nelle parrocchie dove la maggioranza dei membri è contraria alla loro nomina per motivi di attaccamento alla tradizione. La proposta di compromesso avanzata dai due presuli ha finora raccolto commenti molto critici sia da parte dei credenti che si dichiarano devoti alla tradizione religiosa, sia da parte di quelli che si definiscono progressisti e vorrebbero che la Chiesa d’Inghilterra si adeguasse alle regole già in vigore tra gli anglicani degli Stati Uniti, del Canada e dell’Australia, dove l’accesso alla carica vescovile è consentito sia alle donne che agli omosessuali di entrambi i sessi. Steve Jekins, portavoce della “Chiesa di Inghilterra” ridimensiona all’agenzia Sir i titoli di alcuni giornali britannici che riguardo i lavori del Sinodo anglicano hanno parlato di “sconfitta umiliante di Williams”. Jekins sostiene che “la legislazione preparata dal Comitato di revisione prevede un Codice di comportamento speciale per i vescovi diocesani che tenga conto delle parrocchie contrarie.” Secondo il portavoce potrebbe essere ancora possibile che a queste parrocchie spetti un vescovo uomo, ma la decisione sarà del vescovo diocesano. Se fosse passato l’emendamento dei vescovi di Canterbury, Williams e di York, Sentamu, sarebbe stata la Chiesa stessa a decidere per un vescovo uomo in queste parrocchie. Una scelta che dal punto di vista della legislazione ecclesiastica avrebbe soddisfatto i dissenzienti che ora dovranno attendere che venga definito il Codice al quale dovranno attenersi i vescovi diocesani. (E.C.)







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