2010-07-12 14:32:15

I vescovi di El Salvador: il presidente ponga il veto alla lettura obbligatoria della Bibbia nelle scuole


L’episcopato del Salvador ha chiesto formalmente al presidente della Repubblica, Mauricio Funes, di opporsi al decreto legislativo (441) che rende obbligatoria la lettura della Bibbia nelle scuole. In una dichiarazione - letta ieri in tutte le chiese durante la Messa domenicale - i vescovi salvadoregni, che già una settimana fa avevano espresso il loro disaccordo, scrivono che questo provvedimento “colpisce la libertà di culto sancita nella Costituzione. In nome della Chiesa cattolica nel Salvador e della società in generale - dichiarano - chiediamo a lei, signor Presidente di fare uso della sua facoltà esecutiva e dunque di porre il veto a questo decreto legislativo in difesa dello Stato di diritto e della democrazia salvadoregna”. I presuli riconoscono che il provvedimento, che era stato adottato “per aiutare a combattere la violenza”, è un’iniziativa che nasce da sane e “buone intenzioni”. Ma dovendo applicarsi “in ambienti in cui non sempre si vive un adeguato clima di fede – osservano i presuli - e senza che dopo la lettura dei brani biblici si possano fornire le dovute e necessarie spiegazioni”, risulterebbe infine “controproducente” e non aiuterebbe a rafforzare quei valori che si desiderano promuovere. Al tempo stesso i presuli ricordano che la prima responsabile all’educazione nella fede è la famiglia, in particolare i genitori, che devono invece avere tutte le opportunità “per esercitare questo diritto/dovere”. I vescovi, si dicono dunque “molto interessati all’idea che si renda possibile la lettura della Bibbia nelle scuole” ma non credono che ciò “debba essere obbligatorio”. D’altra parte, “ciò che più ci preme - spiegano i presuli - è che la Bibbia sia capita e praticata” e non solo letta senza poter andare oltre a questo gesto. I presuli concludono proponendo la creazione nei programmi scolastici di una materia sulla morale con “un contenuto accettato da tutti”, che prima c’era ma fu tolto senza motivazione nel lontano 1970. (A cura di Luis Badilla)







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