Haiti: la Chiesa giapponese ricostruirà la radio della diocesi di Port-au-Prince
La diocesi di Osaka ha deciso di inviare a Port-au-Prince - capitale dell’isola di
Haiti, devastata dal recente terremoto – un team di esperti per mettere in piedi una
nuova radio, che trasmetta programmi educativi e religiosi. Lo scopo, spiega uno dei
responsabili, ripreso dall’agenzia Asianews, “è quello di innalzare il livello di
alfabetizzazione della popolazione, fermo da tempo al 50%”. L’idea è stata del direttore
della stazione radio Waiwai della prefettura di Kyoto, Junichi Hino, che è membro
della “Chiesa itinerante” di Takatori. Le “Chiese itineranti” - tipiche del Giappone
– consistono in un gruppo di fedeli che si unisce per visitare Paesi colpiti da calamità
naturali al fine di portare aiuto. Lo scorso aprile, quella di Takatori si è recata
proprio ad Haiti scoprendo, tra le altre cose, che il sisma ha distrutto la gran parte
delle radio del Paese. “Delle 15 radio che esistevano ad Haiti - racconta Hino - ne
sono rimaste in piedi soltanto 3”. Fra quelle distrutte - prosegue – “c’è anche quella
della diocesi di Port-au-Prince, Radio Soleil. Lanciata dalla Conferenza episcopale
locale, trasmetteva 24 ore al giorno: messaggi di Vangelo, educativi e di alfabetizzazione.
Lo studio è stato completamente distrutto, una disgrazia”. Nonostante tutto, però,
un sacerdote di Haiti ha continuato la sua missione trasmettendo con materiali di
fortuna anche se per pochi minuti al giorno. Così, tornato dal viaggio, Hino ha parlato
con i membri della diocesi di Osaka i quali hanno deciso di sostenere la ricostruzione
dello studio e quindi la ripresa delle trasmissioni. Uno dei responsabili locali,
padre Hiroshi Kanda, commentando la decisione ha affermato che sulla scia del terremoto
giapponese di Hanshin del 1995, “abbiamo capito l’importanza di sentire tutti i giorni
una voce di speranza, che aiuti anche la popolazione a crescere a livello culturale”.
(E. B.)