2010-07-07 08:16:05

Sri Lanka, proteste contro l’Onu per l'inchiesta sulle vittime civili della guerra


Centinaia di persone manifestano da ieri a Colombo, capitale dello Sri Lanka, davanti al palazzo dell'Onu. Appoggiano la protesta del governo locale contro il segretario generale Ban Ki-moon che ha nominato una commissione d’indagine su presunti crimini di guerra contro la minoranza Tamil. 7.500 persone sarebbero state uccise negli ultimi cinque mesi della guerra civile che per 26 anni ha visto le forze governative impegnate contro i ribelli Tamil. Conflitto concluso nel maggio del 2009. La commissione è ritenuta una violazione alla sovranità del governo che afferma di averne già nominato una propria. In ogni caso, è particolarmente critica la situazione degli sfollati Tamil e dei prigionieri politici in Sri Lanka. Ce ne parla il prof. Emilio Asti, esperto di culture orientali, intervistato da Giada Aquilino: RealAudioMP3





R. - La situazione dei rifugiati tamil, purtroppo, rimane grave. Per queste persone varie organizzazioni hanno chiesto un intervento urgente, in quanto - anche se la guerra è finita da oltre un anno - le autorità non hanno ancora preso provvedimenti per cercare di risolvere questa grave situazione. Molti prigionieri politici tamil si trovano ancora oggi nell’impossibilità di far valere i propri diritti. Questi prigionieri sono stati detenuti in base all’atto di prevenzione del terrorismo e non dobbiamo dimenticarci che sono migliaia.

 

D. - L’Onu stima che l’ultimo assalto dell’esercito alle Tigri tamil abbia provocato 7 mila morti tra i civili, lo scorso anno, nel maggio 2009. Qual è la linea delle autorità di Colombo e del presidente Rajapakse a proposito dell’inchiesta Onu sull’ultima parte dell’offensiva dell’esercito?

 

R. - Il governo dello Sri Lanka ritiene che la cifra sia inferiore, mentre altre fonti tamil ritengono che la cifra sia superiore ed alcuni parlano addirittura di 12-13 mila morti. La vittoria dell’esercito governativo non ha portato alla soluzione del grave problema dei profughi tamil. Problema, questo, che esisteva già da tempo.

 

D. - Proprio in base ad una inchiesta sulle violazioni dei diritti umani in Sri Lanka, l’Unione Europea ha minacciato di sospendere da metà agosto il canale preferenziale di esportazioni dallo Sri Lanka verso i 27. Che Paese è, anche a livello economico e a livello di relazioni internazionali, lo Sri Lanka?

 

R. - L’Unione Europea ha affermato che nello Sri Lanka le convenzioni dell’Onu sulla tortura e sui diritti dell’infanzia sono state violate. Quindi la commissione ha deciso di bloccare il canale preferenziale di esportazioni verso l’Unione Europea e ciò verrebbe a costare 150 milioni di dollari all’anno allo Sri Lanka. La situazione economica è veramente tragica e si è aggravata a motivo della mancata soluzione alla questione umanitaria. Le zone che sono state devastate dal conflitto, le province del nord e quelle orientali, portano ancora oggi i segni del conflitto.








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