2010-07-07 14:38:56

Il diabete potrebbe causare 24 milioni di morti nell’Africa subsahariana entro il 2030


Da uno studio recente - Diabetes in sub-Saharan Africa - effettuato dall’Università di Yaoundé in Camerun e pubblicato nella rivista medica britannica, The Lancet, è emerso che gli inadeguati programmi nazionali sulla prevenzione e cura del diabete stanno creando una bomba ad orologeria sanitaria e socioeconomica globale. Secondo l’International Diabetes Federation (Idf), con sede a Bruxelles, - riferisce l'agenzia Fides - se non si fanno importanti passi avanti nel trattamento della malattia, nell’Africa subsahariana il numero dei casi raddoppierà, raggiungendo 24 milioni entro il 2030. Nei 34 Paesi più poveri dell’Africa, il costo a persona della cura per il diabete è più del doppio rispetto alla media del reddito. Nel 2010 circa il 6% delle morti nell’Africa subsahariana sarà probabilmente causato da questa malattia, triplicandosi rispetto agli ultimi 10 anni. Il diabete è stato sempre erroneamente considerato come un problema dei Paesi ricchi, nonostante i dati medici compilati dall’Idf mostrino che il 70% dei casi sono registrati nei Paesi a basso e medio reddito. In Africa non ci sono dati sufficienti e molta gente non sa di averlo contratto. Il diabete è provocato da fattori genetici ereditari e dallo stile di vita. Si manifesta quando il sangue non produce abbastanza insulina, o non riesce ad eliminare lo zucchero nel sangue. In genere richiede cure a lungo termine è può portare a complicazioni sanitarie molto serie, compreso l’infarto. Gli autori dello studio hanno richiesto che si prestino le stesse attenzioni date alle cure e ai farmaci per l’Hiv/Aids, oltre ad una adeguata campagna di promozione sanitaria socio-culturale principalmente nelle zone rurali. Secondo l’Unaids, nel 2008 il 6% dei pazienti è morto a causa dell’HIV, più o meno la stessa percentuale dei decessi per diabete che si registreranno nel 2010 secondo l’Idf. (R.P.)







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