2010-07-07 14:40:36

Denuncia di Amnesty: donne senza sicurezza e dignità negli "slums" di Nairobi


Negli slum di Nairobi, la paura di essere aggredite rende le donne prigioniere nelle loro case. Per il timore di subire violenze rinunciano spesso ad uscire dalle loro case anche per recarsi ai servizi igienici e ai bagni pubblici. E’ quanto denuncia Amnesty International nel rapporto intitolato “Sicurezza e dignità negate: la vita delle donne negli insediamenti abitativi precari di Nairobi”. Nel dossier si sottolinea come il mancato inserimento di queste aree nei progetti e nei finanziamenti di sviluppo urbano abbia significato un accesso inadeguato ai servizi igienici. “Il fatto che non siano in grado neanche di accedere ai pochi servizi pubblici esistenti - dichiara Godfrey Odongo, ricercatore di Amnesty International per l’Africa orientale – espone le donne anche al rischio di malattie”. La situazione è aggravata dall’assenza di forze di polizia e dagli elevati costi sanitari. I bagni pubblici in questi insediamenti precari sono scarsi e molto lontani. Secondo fonti ufficiali, solo il 24% degli abitanti degli insediamenti informali di Nairobi ha accesso a servizi igienici in casa. Amnesty International chiede al governo del Kenya di rendere più vincolanti le norme che impongono di costruire servizi igienici e bagni negli insediamenti, anche attraverso contributi economici a chi non è in grado di sostenerne i costi. Il governo – aggiunge Amnesty - deve inoltre adottare misure immediate per migliorare la sicurezza, l’illuminazione e le attività di polizia e garantire che le autorità competenti agiscano in modo coordinato per migliorare la fornitura di acqua e di servizi igienici negli insediamenti. Il rapporto ‘Sicurezza e dignità negate’ è disponibile in inglese all’indirizzo: http://www.amnesty.it/Kenya-donne-prigioniere-nelle-loro-case (A.L.)







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