2010-07-03 15:02:26

Il pellegrinaggio in Polonia delle persone non udenti. Mons. Zimowski: imparare a ricambiare il male con il bene


Si è tenuto stamani a Kalkow, in Polonia, l’incontro ecclesiale internazionale dedicato ai non udenti, nell’ambito del pellegrinaggio organizzato dal Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari. Nella celebrazione di questa mattina il presidente del dicastero per gli Operatori Sanitari, mons. Zygmunt Zimowski, si è soffermato su cosa significhi, realmente, essere cristiano. Il servizio di Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3  
“Un cristiano – ha detto mons. Zimowski – è un uomo appartenente a Cristo” e per un cristiano l’amore è necessario “come il pane quotidiano”, anche dove regnano pace e benevolenza. L’amore taglia “le radici all’ira, all’odio” e in nome dell’amore del prossimo “bisogna stare vicino a coloro che si sentono soli, che non hanno più forze per poter esprimere il loro dolore”. Bisogna sostenere coloro che “non riescono a ritrovare il senso della vita, la verità e la strada verso Dio”. Ma i cristiani di oggi – ha proseguito il presule – troppo spesso vengono meno all’ordine di Cristo: “Che vi amiate gli uni e gli altri”. Così spesso nella vita quotidiana “ci si vuole affermare a tutti i costi” e non si intravede più nel prossimo un fratello ma “un concorrente, un avversario, un nemico”. Bisogna invece imparare a ricambiare il male con il bene: “Non si può escludere nessun uomo – ha detto mons. Zimowski – dalla sfera del nostro amore” poiché “Dio ama tutti”.  
Amando gli altri, anche i più grandi peccatori, “scopriamo in loro briciole di bene che li rendono degni dell’amore”. E il vero amore “è un riflesso dell’Amore che Dio ha verso di noi, poiché Dio è Amore”. Tale Amore “ha la forza di raddrizzare gli uomini e di sollevarli dalla caduta”. Anche le persone sorde – ha concluso il presule ricordando le parole del Papa recentemente rivolte ai non udenti – sono chiamate ad annunciare e ad essere testimoni del Vangelo, a rispondere al comandamento di Cristo: “Che vi amiate gli uni e gli altri”.







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